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La Regina di Pamplona

Ieri con i bambini della terza elementare di via Forlanini abbiamo continuato il nostro percorso degli scacchi in rima. Abbiamo letto una bellissima filastrocca scritta da Alexia e due quartine improvvisate da Niccolò, che mi ha ispirato anche la chiusura della filastrocca odierna! Come sempre abbiamo fatto prima una partita con la scacchiera murale, e lo spunto per la filastrocca è stata la Regina che cadendo ha perso un pezzo di corona. Allora ho chiesto di trovare rime con Regina e con corona; sono state proposte poltrona, persona, maratona, “mandrona” (pigra in sassarese), Verona; bambina, cammina, pedina, gallina…

Durante la partita poi la loro Regina (proprio quella con la corona spezzata) ha finito ingloriosamente la sua corsa catturando un semplice pedone…

Illustrazione di Francis Manfredi

 

Questa è la storia d’una certa Regina
che comandava la reggia di Pamplona
fin da quando era ancora una bambina
pur non essendo mai stata affatto buona.
Con la sola dote d’una gran parlantina
addormenta qualsiasi persona,
e quando vede il capo che si china
prima perdona, poi condona, poi bastona.
Cammina altezzosa sopra ogni pedina
e ogni mattina fa una maratona:
in cinque minuti si trova già in Cina
e in cinque minuti è seduta in poltrona!
Con il popolo però è assai meschina
e si da pure tante arie da padrona,
dicono che abbia un cervello di gallina
nascosto proprio sotto alla corona.

Scacco matto della Nonna.

La lezione odierna con la terza di via Forlanini è stata ancora una volta molto divertente. Ai bambini ho letto la filastrocca del “Cavallo originale”, relativa alla lezione precedente, mentre oggi avevo in programma ancora un ripasso a beneficio dei tre nuovi allievi: il cosidetto matto della nonna, cioé un matto fondamentale con Re e Regina contro Re. Ho prima proposto una posizione in cui i bambini dovevano trovare il matto in una mossa. Quindi, una volta fatta la distinzione del matto del Guardiano (sfruttando l’opposizione dei due Re) ed il matto della Nonna, dove la Donna abbraccia il Re avversario. Così la prima rima individuata è stata abbraccia (i bambini hanno proposto faccia, traccia, focaccia, figuraccia…) e l’altra rima “nipotino” (e sono stati proposti tutta una serie di diminutivi, ma anche bambino, cammino, destino ecc.).

Alessandro ha fatto addirittura una quartina davvero simpatica:

Mentre il nipotino scappa

il nonno mangia la pappa,

e sempre alla sua faccia

la nonna la focaccia.

Durante le partite ben 3 bambini hanno avuto modo di realizzare proprio questo matto fondamentale, a dimostrazione che la spiegazione torna sempre utile nella pratica.

 

La nonna e il nipotino.

C’era una volta un nipote ballerino
in fuga dalla nonna che con le braccia
cercava di sbarrargli il suo cammino;
ma il monello le faceva una boccaccia
e riprendeva allegro il nascondino.
Paziente la nonna seguiva ogni traccia
restando sempre ad un salto vicino,
ma quello con un sorrisino in faccia
scappava ogni volta al suo destino.
Non per molto durò questa caccia
della nonna al suo bel nipotino:
per evitare una gran figuraccia
chiamò il nonno che schiacciava un pisolino
e diedero al bambino pan per focaccia.
Infatti arrivati all’angolino
la nonna infine il malandrino abbraccia.

Max Euwe

Avevo dimenticato il grande Max Euwe…

Max Euwe, il “professore” olandese,

non aveva niente di enigmatico:

nonostante le sue grandi imprese

rimase sempre un uomo pragmatico.

Vinse il titolo e invano lo difese

con calcolo profondo e matematico.

E se a lungo non restò campione

guidò del mondo la Federazione.