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Lo scambio.

A margine della splendida giornata di domenica scorsa, il responsabile della sezione scacchi della SOMS di Oristano Giovanni Manai, ha voluto mostrarmi in anteprima i premi che aveva predisposto per i ragazzi e la lotteria che aveva allestito. Per ognuno di loro la SOMS , di cui non ringrazieremo mai abbastanza il presidente Bruno Serra, ha donato una spilla d’argento; inoltre ad ogni campione regionale è stata data una coppa e una bella scacchiera con borsa; ai secondi classificati di ogni categoria invece un medaglione e una scacchierina magnetica. Per la lotteria c’erano chitarre, palloni di calcio e di basket, capi d’abbigliamento sportivo, borse , orologi e lettori Mp3…

Ma quel che mi ha subito colpito nel circolo di scacchi era la presenza di diversi bellissimi quadri a tema scacchistico, realizzati da Angela Manai, la figlia di Giovanni, che ho avuto la fortuna di conoscere ad un corso per istruttori che ho tenuto a Cagliari qualche anno fa. I quadri li avevo visti esposti anche alla bellissima rassegna Arte e Scacchi organizzata presso i bastioni San Remy di Cagliari dal circolo Cagliari-Scacchi l’anno scorso, grazie all’intraprendenza dei dirigenti, di cui ricordo in questa sede Fabio Saccheri, Cristian Puzzoni ed Elio Murgia.

Sui quadri di Angela Manai vorrei ispirarmi per qualche poesia scacchistica, quindi li presenterò uno alla volta, ad iniziare da questo:

Opera di Angela Manai

Lo scambio.

C’era una volta un sovrano Bianco
che smaniava di giocare coi Neri,
quell’altro Re, di tante guerre stanco,
l’accontentò davvero volentieri.

Nonostante l’atteggiamento franco
si affrontarono grintosi e seri
alternandosi però al loro fianco
avverse donne e opposti alfieri.

Finito il fiero combattimento
perse il Re Nero con l’animo in pace
e col sorriso fece un suo commento:

“Oh Re Bianco, sei stato più capace
ma il mio popolo ha vinto e son contento
ché la sconfitta poco mi dispiace!”

Il Re nudo.

Illustrazione di Francis Manfredi

 

Questa è la storia d’un Re deposto:

di tanti privilegi s’è spogliato,

stressato dagli scacchi a cui era esposto,

ha tolto la corona ed ha abdicato.

Un nuovo Re è salito al suo posto

che le regali insegne ha rilevato

e per festeggiamenti ha già disposto

musiche, balli e gare a perdifiato!

Del vecchio Re nessuno si ricorda

ché ha portato il suo regno alla disfatta

così adesso eccolo giù di corda…

Or s’accontenterebbe d’una patta

e par che la coscienza gli rimorda

ché del comando ha una voglia “matta”.

La lite.

Illustrazione di Francis Manfredi!

 

Attirato da una lite infinita
un arbitro va a riportar giustizia:
s’affrontano due amichetti d’una vita
sulle cui teste son fumetti di “sporcizia”…

L’uno dice all’altro d’aver preso tra le dita
un pezzo e mosso un altro; ma con furbizia
l’altro – angioletto – ne dà smentita;
perciò l’arbitro aspetta e la gara riinizia.

Ma come accade spesso nella vita
l’inganno ogni cosa sporca e vizia:
il furbo perse intanto la partita
e a lungo persino l’amicizia.

Finché imparò che il pezzo toccato
dev’essere lealmente giocato!