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Scacchi a Sorso.

Questo pomeriggio ho fatto una lezione promozionale presso la scuola primaria Santa Maria di Sorso, rivolta ad una seconda elementare composta da 14 bambini (un numero con il quale si può lavorare in maniera ottimale, checché ne pensino i “ragionieri” del Ministero dell’Istruzione).

Ho avuto la piacevole sorpresa di essere accolto da una canzone dello zecchino d’oro a tema scacchistico: scacco matto! E’ la prima volta che una lezione di scacchi è preceduta da una preparazione in tal senso: la cosa mi è sembrata molto carina.

Come sempre ho iniziato col gioco dei nomi, per imparare i loro, e quindi ho proseguito col mio metodo ideografico, agevolato anche da alcune sagome in cartone che stiamo progettando per costruire pezzi giganti per rappresentazioni su piazza (ne parlerò al più presto!)

Come mi accade spesso per la prima lezione ho spiegato il movimento di tutti i pezzi, rendendo però partecipi tutti i bambini e chiedendo loro di venire a mettere “un’impronta” per ogni movimento richiesto: se il movimento non era corretto l’errore veniva evidenziato con la presenza di una “bomba” ed io mimavo un’esplosione (BOOM!) a scopo didascalico: questo serve a non demoralizzare il bambino che sbaglia… “Non preoccupatevi degli errori: Cristoforo Colombo sbagliando ha scoperto l’America!”

Per ogni nuova figura ho proposto dei quiz semplici e coinvolgenti ed instaurato con loro un gioco di gruppo: al termine della lezione erano molto “gasati” ed io li ho gratificati con una carta di gioco (livello zero: movimento dei pezzi!), e – cosa non scontata – sono stato salutato con un grazie corale!

L’ascolto.

Buon insegnante è colui che non ha mai smesso di apprendere: perciò è sempre ricettivo ad accogliere tutte le risposte diverse da quella che si aspetta per i suoi obiettivi didattici.

Buon insegnante è colui che comprende che spesso certe risposte non pertinenti abbiano quasi più valore di quelle attese…

Buon insegnante è  chi ascoltando capisce le esigenze dei suoi allievi e che fa progredire tutti di un passo: dagli ultimi ai primi!

Ottavo circolo “G. Galilei”, via Genova.

Ieri mattina, dopo la lezione alla seconda elementare di via Civitavecchia, ho fatto una lezione “tradizionale” di scacchi alla prima elementare di via Genova.

Ai bambini, giusto per ripassare le regole sul movimento dei pezzi, ho proposto delle posizioni in cui dovevano “scoprire” delle catture: il metodo è sempre lo stesso, chiedere in ordine di banco ad ogni bambino di trovare una possibile cattura… Al termine del giro di “ripasso” abbiamo dato le scacchiere per giocare, con la promessa che i 5 o 6 più diligenti sarebbero stati invitati – previo regalo della carta scacchistica – al parco di Monserrato per le partite amichevoli coi bambini delle altre scuole.

La loro consueta litigiosità si è già di molto ridotta e penso che nelle prossime settimane saranno sempre più disciplinati.