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Chi muove soltanto pedoni avrà rimpianto e delusioni.

Gennadi Sosonko

Ho trovato sul web una splendida partita che illustra il tema del vantaggio di sviluppo ottenuto grazie al sacrificio di un pedone, per il quale l’avversario spende troppi tempi per guadagnarlo. La partita è stata giocata tra Gennadi Sosonko e Robert Hubner, a Tilburg nel 1979.
A beneficio dei miei lettori ho voluto commentarla con alcuni dei miei “proverbi”.


[pgn

[Event “Tilburg”]
[Site “Tilburg”]
[Date “1979.??.??”]
[Round “7”]
[White “Sosonko, Gennadi”]
[Black “Huebner, Robert”]
[Result “1-0”]
[ECO “E04”]
[WhiteElo “2535”]
[BlackElo “2595”]
[Annotator “Sosonko”]
[EventDate “1979.11.??”]

1. d4 Nf6 2. c4 e6 3. g3 d5 4. Bg2 dxc4 5. Nf3 a6 6. O-O $1 b5 $6 {
Chi muove soltanto pedoni  avrà rimpianto e delusioni.} 7. Ne5 {
Attenzione dai fianchetti o la Torre ci rimetti.} Nd5 8. Nc3 c6 (8… Bb7 9.
Nxd5 Bxd5 (9… exd5 $142 10. e4 dxe4 11. Qh5 Qe7 (11… g6 12. Nxg6) 12. Bg5
Qe6 13. Rae1 $40) 10. e4 Bb7 11. Qh5 g6 12. Nxg6 fxg6 13. Qe5 $18 {
Sosonko-Schneider/Buenos Aires/1978}) 9. Nxd5 exd5 (9… cxd5 10. e4 Bb7 (10…
dxe4 11. Bxe4 Ra7 12. Bc6+ Nd7 (12… Bd7 13. Bxd7+ Nxd7 14. Nc6) 13. d5 $40)
11. Qh5 Qc7 (11… g6 12. Nxg6 $1) 12. exd5 Bxd5 13. Bxd5 exd5 14. Re1 $18) 10.
e4 {Sviluppo veloce  attacco feroce.} Be6 11. a4 {
Dice il saggio: le Torri vanno   sulle colonne che si apriranno.} b4 {
Aprire colonne è uno sbaglio  se il tuo Re diventa un bersaglio.} (11… Be7
12. axb5 cxb5 13. exd5 Bxd5 14. Nxf7 $1 $18 Bxf7 (14… Kxf7 15. Qh5+ $18) 15.
Bxa8) (11… f6 12. exd5 cxd5 13. Qh5+ g6 (13… Ke7 14. Ng6+ hxg6 15. Qxh8)
14. Nxg6 Bf7 15. Qe2+ $18 {Mossa intermedia  un tempo di rimedia!}) 12. exd5
Bxd5 $2 $18 (12… cxd5 $8 13. Nxc4 $16 (13. f4 Be7 14. f5 Bc8 15. Nxf7 Kxf7
16. Qh5+ Kf8 17. f6 Bxf6 18. Bh6 $40 {+-})) 13. Qg4 $1 h5 (13… Bxg2 14. Re1
$18 {Chi non arrocca  soffrire gli tocca.}) (13… Be6 14. Qh5 Be7 (14… g6
15. Nxg6 fxg6 16. Qe5) 15. Nxc6 Nxc6 16. Bxc6+ $16 {
/+-  Dalle grandi diagonali  fulmini e temporali.}) 14. Bxd5 cxd5 (14… hxg4
15. Bxf7+ Ke7 16. Bg5+ Kd6 17. Bxd8) 15. Qf5 Ra7 16. Re1 Re7 17. Bg5 g6 18.
Bxe7 {
Sua maestà, presto, scende dal trono  per annunciare, mesto, il suo abbandono}
1-0

[/pgn]

 

Lo stallo dell’esagerato.

“Il gran ballo” di Erika Pili

Qualche giorno fa durante una delle mie lezioni ho assistito ad un classico “stallo dell’esagerato”: il tipico caso in cui chi è in vantaggio vuole “sadicamente” ridicolizzare l’avversario promuovendo tutti i pedoni rimastigli; è molto frequente che l’ultima promozione metta in stallo il Re difensore con risate generali e rivalsa del giocatore in svantaggio.

Per questa situazione avevo già coniato anni fa un proverbio: “Tante Regine presenti al gran ballo e il Re contento rimane stallo!”, per il quale la mia amica Erika Pili aveva anche realizzato una stupenda litografia che potete ammirare in questo post. Così, volendo trasformare in filastrocca questa “lezione” ho deciso di farne un’ottava, che pubblico di seguito:

Lo stallo dell’esagerato.

Tutti esultanti sono i pedoni
verso la fine del combattimento
quando il Re è in tristi condizioni
e assiste solingo e sgomento
a continue e sprezzanti promozioni
sino a non aver più movimento.
Ma con tante Regine presenti al ballo
il Re infine è contento: perché è stallo!

 

 

 

Attenti al Gorilla!

Questo pomeriggio per la consueta lezione con la seconda A di via Forlanini, delle maestre Renata e Nicoletta, i bambini mi hanno accolto con delle rime scacchistiche (un po’ inventate da loro e un po’ copiate dalle mie); allora ho letto loro una mia recente “ottava” che presto pubblicherò.
Dopo Riccardo mi ha mostrato una posizione di una sua partita contro Tony, terminata patta per ripetizione di mosse nonostante il grande vantaggio di Donna e Torre ed una posizione forzata di matto in 3 mosse. Allora ho mostrato loro il classico matto del gorilla e proprio Riccardo ha subito intuito il perché di tale nome, battendosi i pugni sul petto! Abbiamo quindi fatto la lezione su questo tipo di matto facendo alternare tutti i bambini alla scacchiera murale.

Il procedimento del “Gorilla”

Poi ho chiesto ai bambini quali rime trovassero con la parola Gorilla, un po’ come abbiamo fatto tante volte coi bambini della terza (ora quarta) di maestra Michela; mi è stato proposto Godzilla, camomilla, argilla e Priscilla! Così mentre loro giocavano ho composto sulla lavagna la seguente filastrocca

Torre e Regina sembrano un gorilla
che sbatte i suoi pugni sul petto,
mentre il Re coi “piedi d’argilla”
verso un bordo viene costretto;
da una casella all’altra oscilla
mentre il gorilla con gran diletto
e del tutto soddisfatto
porta il Re allo scacco matto.