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La scacchiera ideografica.
Nel recente viaggio a Roma per l’elezione del nuovo Consiglio nazionale del CONI ho avuto modo di stare qualche giorno con l’amico Michele Blonna, della Scuola internazionale di scacchi, oltre all’opportunità di incontrare Paolo Andreozzi della Scuola popolare di scacchi, Marco Ottavi ed Edelvisa Iarusci dell’UISP. Ho potuto assistere a due tornei promozionali scolastici in cui ho ammirato la compostezza e il contegno sportivo dei bambini.
Ma questi giorni sono stati particolarmente fruttuosi anche dal punto di vista metodologico: con Michele Blonna, Sergej Gromovs e Francesco Nassetti abbiamo condiviso molte idee sull’istruzione scolastica degli scacchi. Lo spunto, nelle conversazioni con Michele, erano le carte scacchistiche che ho portato con me, ma anche i proverbi scacchistici e infine la scacchiera ideografica.
La scacchiera “ideografica” improvvisata!
Così colgo l’occasione per rispondere anche ai numerosi appassionati che mi chiedono dove comprare una scacchiera ideografica. Non vorrei deluderli dicendogli che la scacchiera ideografica al momento non si può acquistare da nessuna parte, semplicemente perché non era mia intenzione produrne. Quando iniziai ad utilizzare dei bottoni magnetici colorati (rossi, verdi e gialli come il semaforo) l’idea era quella di semplificare visivamente l’informazione ai bambini. Successivamente, grazie all’amico Michele Devilla, mettemmo a punto una serie di immagini forti e riconoscibili: come le orme, i fuochi, le bombe, i muri, gli smiles e le emoticons…
Ora, chiuque può realizzare da sé questi supporti magnetici: basta andare in una tipografia o serigrafia e chiedere una stampa su materiale magnetico… Le immagini possono essere quelle desiderate. Poi si applicano ad una scacchiera normale (la mia, frutto di anni di progettazione, consente anche la scrittura con pennarelli cancellabili, ma nella pratica è raro che me ne serva…)
Ho perciò fatto una prova con Michele Blonna prendendo una serie di magneti dal suo frigo e posizionandoli su una splendida scacchiera murale (fatta da lui stesso!) e dal suo sguardo ho compreso che la semplicità con cui si può inventare sulla scacchiera – a scopo didattico – è veramente disarmante.
Quindi l’invito che io rivolgo a tutti gli istruttori che vogliano cimentarsi col mio metodo è di creare loro stessi le loro immagini, oltre ad essere un sistema molto appassionante per gli allievi è anche molto economico.
Gli scacchi tra racconto e immagine: Mariano Abis.
La notizia della mia elezione nel consiglio della Federazione Scacchistica Italiana è stata salutata positivamente dal mondo degli istruttori. L’amico Mariano Abis mi ha persino omaggiato di una bella caricatura che per la prima volta fa riferimento anche al mio Metodo Ideografico, di cui Mariano è un interessato ammiratore. Proprio durante l’assemblea di Milano ho avuto la gradita opportunità di fare una lunga chiacchierata con Carlo Alberto Cavazzoni (diplomato dalla FSI “Maestro ad honorem” per la sua fantastica attività divulgativa), che mi ha donato un bel libro di Giangiuseppe Pili, che presto recensirò.
Il collegamento tra Cavazzoni e Abis non è casuale, perché Mariano da diversi anni porta avanti, insieme all’attività di istruttore presso le scuole e il circolo di Villasor, anche la sua passione di scrittore: ho potuto leggere qualche suo racconto e ho avuto notizia che alcuni sono stati recentemente pubblicati. Ma la sua capacità affabulatoria è unita anche alla sua capacità di illustrare con disegni, incisioni e dipinti, le sue narrazioni. Insomma ci troviamo ancora una volta nel fantastico regno degli scacchi, dove per una migliore pedagogia si utilizza l’arte e la letteratura per catturare l’attenzione dei bambini, per suscitare forti emozioni, per mostrare le luci e le ombre della nostra società attraverso il linguaggio semplice dei bambini.
I proverbi dei bambini.
La mia abitudine di utilizzare delle rime per far memorizzare ai bambini i principi generali della strategia scacchistica (o anche del movimento dei pezzi, o del contegno sportivo) è talmente coinvolgente che , come ho detto spesso, sono gli stessi bambini a ricercarne di altri. Ormai praticamente ovunque i bambini mi comunicano le loro invenzioni ed io rimango estasiato sia per la loro fantasia, sia per la loro abilità. Naturalmente nelle loro rime spesso manca l’elemento didattico (cioé la “morale della favola”) per cui spesso io li riprendo per creare nuovi proverbi.
Quelli che presento di seguito sono degli esempi tratti da rime dei bambini e rimaneggiati da me per renderli più didascalici:
La Regina è proprio pazza
al primo scacco si oppone e si ammazza;
il Re rimasto solitario
finrà in pasto all’avversario.
(Ilaria O.)
Se il Re è sotto inchiodatura
se ne sta dietro le mura;
ma se è davanti è un’infilata
e la figura dietro è spacciata.
(Ilaria O.)
Il Cavallo sfinito fa uno sbaglio
e invece di un nitrito lancia un raglio.
(Eleonora)
Il pedone con le gambe e con le braccia
ogni pezzo nemico lo caccia.
(Antonio)
I pedoni fanno una catena
e qualcuno si rompe la schiena.
(Andrea)
Quando il Re è sotto shock
non può far neanche “l’arrock”…
(Alessandro)