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Canopoleno: il matto di Cesare!
Anche al Canopoleno grandi festeggiamenti per Alessandro Rosa, vice-campione provinciale dei Piccoli Alfieri, dietro solo al bravissimo Vittorio Deroma che negli ultimi mesi ho potuto seguire per due volte alla settimana. La lezione di oggi del laboratorio di scacchi alla seconda e terza primaria, con qualche innesto di allievi di scuola media, conl’aiuto della maestra Rita Sabatino, era ancora una volta sulla tattica. Ho messo delle posizioni da risolvere in poche mosse e ho fatto partecipare tutti i bambini presenti.
Durante le partite, che sono sempre di miglior livello tecnico, ho potuto ammirare la capacità di visualizzare le posizioni di matto e soprattutto ho potuto notare partite molto più combattute del solito. La posizione della foto è un curioso scacco matto di Cesare, 7 anni, contro il compagno di classe Gabriele, che ha però disputato un ottima gare, crollando solo negli ultimi minuti.
Canopoleno: pattern recognition.
La lezione di questo pomeriggio al Canopoleno di Sassari è stata tutta dedicata alla tattica, prima degli elementi basilari: attacco doppio, attacco di scoperta, infilata, inchiodatura ecc. Quindi nelle partite libere ho chiesto di chiamarmi ad una mossa prima del matto, per fare un’istantanea del quadro di matto, attribuirgli un nome corrispondente a quello delle carte scacchistiche e far sì che rimanga impresso nella loro memoria.
Durante la lezione “teorica” i bambini erano molto motivati nella ricerca dei tatticismi e secondo la mia personale esperienza posso dire che non mostrano lo stesso entusiasmo quando si parla invece di concetti un po’ più strategici, segno che i principianti si arricchiscono molto volentieri di nuovi schemi per chiudere la partita, ma più raramente di metodi per condurla bene quando si è in parità…
Sorso: scacchi semi-giganti.
Stamattina quarta lezione per le classi seconda e terza della scuola primaria di Sorso. Con i bambini di seconda abbiamo visto le regole dell’arrocco e subito dopo ho spiegato i matti fondamentali con le due torri. Prima abbiamo lavorato con la scacchiera ideografica e subito dopo ho fatto in modo che applicassero le nuove conoscenze direttamente sulla scacchiera semi-gigante sistemata sui loro banchi. L’effetto è stato molto coinvolgente e tutti hanno voluto “toccare con mano” il procedimento per dare matto o con le sentinelle, o con i passeggiatori.
Nella terza invece, poiché sono più avanti avendo fatto molte lezioni lo scorso anno, abbiamo fatto una partita ragionando sui principi generali sottolineati dai miei proverbi (“Torre messa presto in gioco, quasi sempre dura poco!” “Chi lascia il centro senza controllo, rischia davvero di rompersi il collo” “Lasciare i pezzi in casa di partenza non è proprio una gran scienza”). Inoltre abbiamo ripassato i valori dei pezzi per i calcoli sul materiale catturato, e infine abbiamo concluso la partita con un classico matto: quello della “soffitta” (La Regina zitta zitta ti fa il matto della soffitta!).