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Il pedone “fragola”

Illustrazione di Francis Manfredi

Di regola un pedone isolato

pare un bocconcino sulla tavola

ma bisogna guardarsi da ogni lato

prima di mangiarlo come fragola.

Può darsi che qualcuno appostato

ti possa bussare sulla scapola

e ti presenti un conto assai salato…

Impara la morale della favola:

mangia dopo aver controllato!

Proverbi scacchistici.

Illustrazione di Francis Manfredi

L’idea di utilizzare dei proverbi nella mia didattica scacchistica risale a tanto tempo fa, avendo sentito – giovanissimo – presso il circolo la rima “Chi dà scacco senza scopo, se ne pente prima o dopo”. L’effetto su di me fu straordinario, molto più della semplice enunciazione dei principi generali, così compresi che il modo migliore per presentare le nostre conoscenze ai bambini sia proprio quello di rendere immediato il concetto con una rima. L’effetto è davvero divertente. Così ho iniziato ad  introdurre piccole filastrocche e rime baciate che esemplificassero il contenuto di alcuni complessi principi generali. la risposta dei bambini fu molto positiva e così proseguii nell’ideazione di proverbi adatti ad ogni contesto: sia ai principi generali del gioco, sia al contegno sportivo da tenere.

Il vantaggio di questi proverbi fu in molti casi non solo la maggior comprensione dei contenuti delle lezioni, ma talvolta l’anticipazione panoramica di elementi più complessi, la memorizzazione di motivi ricorrenti (pattern), un gioco di parole che stimola nuovi giochi.

Inoltre durante la pratica di gioco i bambini hanno maggiore attenzione nel ricercare i contesti per dar prova della loro capacità di utilizzare a proposito tali proverbi (“chi muove solo la regina, la sua fine si avvicina” “quando il re se ne va in gita, si regala la partita” ecc.) e persino di inventarsene di proprie.

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La rivincita del Cavallo

Illustrazione di Francis Manfredi

 

Su diagonali bianche o nere

corre l’Alfiere superbo e convinto

d’esser più forte del Cavaliere

e i suoi “bizzarri” balzi d’istinto.

Ma quando s’innalzano barriere

e si ritrova in un labirinto,

il fiero Alfiere con suo dispiacere

sa che il Cavallo allor ha già vinto.

Ché davanti ai muri più alti

non certo per quel motivo

il destriero rinuncia ai suoi salti;

mentre quando di spazio è privo

l’Alfiere termina i suoi assalti

e diventa immobile e cattivo.