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La Regina a spasso.
Stamattina presso la scuola di via Cilea ho fatto lezione a tre classi. Molto divertente la lezione con la quinta di maestra Letizia e Caterina: un classico di sempre, la Regina che entra in campo troppo presto e si attira tutti gli “apprezzamenti” dei pezzi avversari. Ho composto per loro un’ottava che ripropongo qui e loro hanno realizzato dei disegni, di cui ne pubblico uno solo per ragioni di spazio.
La Regina a spasso.
Quando la Donna fa il suo ingresso in campo
tutti la vogliono tirare in ballo,
ed essa ovunque incappa in un inciampo;
Ogni pedone, Alfiere o Cavallo
la incalza senza darle scampo:
ciascuno per lei vuol fare il gallo.
Se la Regina coi tacchi gira a spasso
subisce tanti attacchi ad ogni passo!
A Casablanca…
Bisognerebbe ribattezzare l’ottava traversa “Casablanca”: quasi tutti i pedoni che vi arrivano vogliono diventare donne!
I fumetti e gli scacchi.
Come sapranno i miei lettori io sono convinto che il linguaggio dei fumetti sia universale per catturare l’attenzione. Proprio in questi mesi il mio amico Francis Manfredi sta mettendo a punto un progetto eccezionale di illustrazione a tema scacchistico su cui non posso svelare nessun particolare. Però voglio parlare dell’esperienza di un bravo istruttore di Villasor, Mariano Abis, che ho conosciuto meglio lo scorso anno quando ha frequentato uno dei miei corsi di formazione per istruttori.
Durante il corso lo vedevo molto attento a prendere “appunti” salvo poi scoprire che gli appunti erano disegni, caricature, traiettorie dei pezzi degli scacchi… Allora ho approfondito con lui la metodologia ideografica, cioé associare immagini e parole alle mosse degli scacchi, creare favole, filastrocche, rime per affascinare i bambini. Gli dissi che con la sua abilità nel disegno avrebbe potuto facilmente seguire questa strada! Lui ha sorriso e mi ha confessato che era sempre stata una sua idea.
Nei giorni scorsi mi ha inviato via mail molto materiale interessante, tra cui le illustrazioni per i “suoi” pezzi degli scacchi: Gegé il Re, Gina la Regina, Melchiorre la Torre, Piero “l’Alfiero”, il Cavallo corallo e Giorgione il “piedone”. Questo approccio ricorda i personaggi di Carmelita Di Mauro, oppure quelli “antropomorfi” di Alessandro Pompa, ma è chiaro che lo scopo è quello di far identificare, nell’immaginazione dei bambini, i pezzi degli scacchi con personaggi veri e propri o addirittura con se stessi.
Trovo questo metodo estremamente adatto per far entusiasmare i bambini: l’ho scoperto con le carte scacchistiche illustrate, che sono state da subito un successo ben superiore a quelle con i diagrammi scacchistici; ne ho avuto conferma con le partite di scacchi viventi, dovo ho visto all’opera la fantasia dei bambini nel creare personaggi e situazioni.
Le illustrazioni di Mariano Abis sono le seguenti: si consiglia di cliccare sulle immagini per vederle ingrandite.