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Giovedì, 18 marzo
Aggiornata sezione News e Risorse…
Stamattina ero impegnato con i bambini di prima elementare di via Forlanini, ma invece della consueta lezione di psicomotricità abbiamo giocato a scacchi in classe.
I bambini, grazie anche all’ottima maestra Michela, hanno giocato disciplinatamente senza le solite discussioni che in genere avvengono quando si giocano le prime partite. Utile a tale scopo il già citato stratagemma di utilizzare il giocatore “dispari” come spauracchio per tutti gli altri (“Il primo che parla verrà sostituito da lui!”). Anche in questa classe sto consentendo di catturare il Re quando i bambini lo lasciano sotto scacco: il prossimo passaggio sarà quello di introdurre la regola delle tre mosse irregolari che fanno perdere la partita, che è ormai prassi consolidata nei tornei ufficiali anche della Federazione Scacchistica Italiana.
Tra poche ore invece saremo impegnati, io e Giacomo Deiana, col gruppo delle prime e seconde del Canopopleno di Sassari, mentre in contemporanea Pierpaolo Loriga seguirà le quarte e quinte.
Scacchi “alla cieca”…
Ieri ultima lezione promozionale alla scuola media di Sennori, dove martedì prossimo inizierà il corso vero e proprio patrocinato dal Comune. Per “affascinare” i ragazzi ed insegnargli il sistema della trascrizione delle mosse, aiutato sempre da Marco Peru, ho giocato delle partite alla cieca contro ogni classe.
Questa variazione nella didattica è molto utile, aldilà dell’effetto “scenico”, per vari motivi: oltre al già citato sistema “cartesiano” per comunicare le mosse, i ragazzi in genere sono molto più silenziosi e curiosi di vedere come va a finire (non credono ai loro occhi che possano perdere contro un giocatore che non vede la scacchiera); imparano a considerare le mosse dell’altro senza sottovalutarle e dopo la partita sono persino meno ingenui: perchè hanno capito che le semplici minacce in una mossa non bastano a vincere la partita. Leggi il resto di questo articolo »
Prima i pezzi leggeri…
Stamattina ero impegnato all’8° Circolo “Galileo Galilei”, in una seconda classe elementare. Ho consigliato loro di abituarsi a muovere per primi i Cavalli e gli Alfieri, quindi arroccare e solo dopo pensare all’entrata in campo dei pezzi pesanti…
Nella consueta partita guidata alla scacchiera murale c’è stato modo di commentare le mosse tipiche dei “principianti”: come mettere l’Af1 in d3 (o l’Af8 in d6), o le tipiche mosse laterali di Cavallo (Ch3 e Ca3 o Ch6 e Ca6 del Nero). Leggi il resto di questo articolo »