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La prima vittoria!

Questa mattina durante una lezione coi bambini della scuola primaria di Sorso sono stato testimone di una rivelazione davvero singolare. Un bambino di quarta, che solitamente perde sia coi suoi coetanei sia coi bambini della classe inferiore, mi ha sempre colpito per la sua serenità d’animo… Spesso guardando le sue partite mi convincevo dalla sua mimica imperturbabile e dai suoi sorrisi frequenti che il risultato non gli importasse affatto: e infatti regolarmente perdeva le sue partite.
Come faccio di consueto lo abbino puntualmente ad un altro compagno che ha perso… Stamattina l’ho visto finalmente esultare, dopo alcuni mesi, per una sua vittoria! Mi sono complimentato con lui e gli ho chiesto se era contento.
“Certo che sono contento: finalmente ne ho vinto una dopo 22 sconfitte!”
Ventidue sconfitte, sempre col sorriso! Io non sospettavo neppure che dietro il suo sorriso disarmante non solo aspettasse il suo momento di “gloria”, ma addirittura tenesse il conto delle sconfitte… Beh, questo mi constringe a rivedere molte delle mie convinzioni sulla competizione, ma soprattutto ancora una volta mi insegna come possa esserci una grande originalità e una grande forza di carattere dietro ognuno di questi splendidi allievi!

 

Stage per istruttori a Cagliari.

Locandina

Questo fine settimana sarò impegnato a Cagliari, presso la sede del circolo Cagliari Scacchi, per un corso di aggiornamento e formazione per istruttori. E’ un progetto che vuole inaugurare un percorso abilitante – che sarà presto coordinato dal Comitato Regionale Sardegna – che prevede lunghi tirocini e affiancamento sul campo. Da più parti si ritiene infatti che la formazione degli istruttori non possa limitarsi a pochi week-end, ma debba essere continuamente aggiornata grazie alla condivisione e allo studio dei modelli pedagogici e metodologici più importanti nel panorama nazionale e internazionale.

Alcuni degli argomenti che saranno trattati in questo primo appuntamento sono:
1) Importanza del gioco degli scacchi sulla crescita psicofisica bambino
2) Scopo del corso: approccio esclusivamente ludico o agonistico?
3) il corretto approccio con i bambini: esempi pratici
4) differenziazione metodologica in base alle classi d’età
5) Differenze di metodo di insegnamento per bambini e adulti
6) Gestione rapporto genitori
7) Errori da evitare
8) Supporto psicologico
9) Metodo ideografico/carte scacchistiche/ proverbi scacchistici etc

La scacchiera ideografica.

Nel recente viaggio a Roma per l’elezione del nuovo Consiglio nazionale del CONI ho avuto modo di stare qualche giorno con l’amico Michele Blonna, della Scuola internazionale di scacchi, oltre all’opportunità di incontrare Paolo Andreozzi della Scuola popolare di scacchi, Marco Ottavi ed Edelvisa Iarusci dell’UISP. Ho potuto assistere a due tornei promozionali scolastici in cui ho ammirato la compostezza e il contegno sportivo dei bambini.
Ma questi giorni sono stati particolarmente fruttuosi anche dal punto di vista metodologico: con Michele Blonna, Sergej Gromovs e Francesco Nassetti abbiamo condiviso molte idee sull’istruzione scolastica degli scacchi. Lo spunto, nelle conversazioni con Michele, erano le carte scacchistiche che ho portato con me, ma anche i proverbi scacchistici  e infine la scacchiera ideografica.

La scacchiera “ideografica” improvvisata!

La scacchiera "ideografica" improvvisata

La scacchiera “ideografica” improvvisata

Così colgo l’occasione per rispondere anche ai numerosi appassionati che mi chiedono dove comprare una scacchiera ideografica. Non vorrei deluderli dicendogli che la scacchiera ideografica al momento non si può acquistare da nessuna parte, semplicemente perché non era mia intenzione produrne. Quando iniziai ad utilizzare dei bottoni magnetici colorati (rossi, verdi e gialli come il semaforo) l’idea era quella di semplificare visivamente l’informazione ai bambini. Successivamente, grazie all’amico Michele Devilla, mettemmo a punto una serie di immagini forti e riconoscibili: come le orme, i fuochi, le bombe, i muri, gli smiles e le emoticons…
Ora, chiuque può realizzare da sé questi supporti magnetici: basta andare in una tipografia o serigrafia e chiedere una stampa su materiale magnetico… Le immagini possono essere quelle desiderate. Poi si applicano ad una scacchiera normale (la mia, frutto di anni di progettazione, consente anche la scrittura con pennarelli cancellabili, ma nella pratica è raro che me ne serva…)
Ho perciò fatto una prova con Michele Blonna prendendo una serie di magneti dal suo frigo e posizionandoli su una splendida scacchiera murale (fatta da lui stesso!) e dal suo sguardo ho compreso che la semplicità con cui si può inventare sulla scacchiera – a scopo didattico – è veramente disarmante.

Quindi l’invito che io rivolgo a tutti gli istruttori che vogliano cimentarsi col mio metodo è di creare loro stessi le loro immagini, oltre ad essere un sistema molto appassionante per gli allievi è anche molto economico.