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Sembra un regalo grande e bello, ma attenzione che è un tranello!
Questo pomeriggio, per il secondo incontro col gruppo di bambini e ragazzi che seguo in via Washington, ho voluto proporre ancora una partita un po’ tattica. Ho fatto prima una premessa sull’importanza del centro con un paio di esempi (“è meglio stare al centro del divano o su un bracciolo?” – “Vale più una casa al centro o in periferia?” ). Quindi abbiamo iniziato come di consueto la partita (che raramente dura più di venti, trenta minuti).
La duttilità di questo metodo della partita collettiva sulla scacchiera murale ha il vantaggio di proporzionare l’informazione all’interlocutore che propone la mossa, facendogli notare ciò che è più utile per lui. Anche oggi ci sono stati diversi momenti particolarmente “didascalici”.
[pgn
[Event “?”]
[Site “?”]
[Date “????.??.??”]
[Round “?”]
[White “Sebastiano”]
[Black “Via Washington”]
[Result “1-0”]
[ECO “C34”]
[PlyCount “39”]
[SourceDate “2012.09.13”]
1. e4 e5 {Pierfrancesco. Il Nero si oppone frontalmente al piano del Bianco
di realizzare un forte centro con la mossa 2.d4.} 2. f4 {Il Bianco sceglie un
gambetto di Re. Spiego che l’intenzione è quella di deviare il pedone E5 dalla
sua posizione centrale.} Nc6 {Gabriele. Il Nero non cede subito alle
intenzioni del Bianco. A questo punto ho chiesto se fosse conveniente per il
Bianco prendere il pedone E5 e dopo la ripresa del Cavallo spingere in d4 e
guadagnare il centro. Dopo qualche minuto di riflessione qualcuno ha notato
che il Nero può fare di meglio che prendere subito col Cavallo in e5, ma dare
scacco di Donna in h4… molto più promettente!} 3. Nf3 {A questo punto ho
chiesto se ora la minaccia di presa in e5 è reale o se il Nero può sempre
confidare sullo scacco in h4 dopo la deviazione del Cf3. Dopo qualche minuto
il gruppo ha detto che anche in questo caso i cambi convengono al Nero, ma…}
(3. fxe5 $2 Qh4+ $1 4. g3 Qxe4+ $19) 3… exf4 4. d4 Nf6 {La mossa di
Francesca. Ho commentato che la mossa è poco coerente con la decisione
precedente di prendere in f4, perché i due pedoni bianchi affiancati possono
scacciare i Cavalli neri e sfruttare la loro posizione precaria… Tuttavia la
mossa è perfettamente giocabile.} 5. Bxf4 $5 {Ho preferito questa mossa
tattica alla normale 5.e5 per mostrare come il vantaggio dello sviluppo del
Bianco valga più del pedone del Nero.} ({Oppure:} 5. e5 Nd5 6. Bc4 Ne3 7. Bxe3
fxe3 8. Nc3 $32) 5… Nxe4 {Simone. Il Nero non ha da temere un immediata
inchiodatura, perché dispone di ottime difese (d5 o De7)} 6. d5 {Carlo. Questa
mossa richiedeva un certo sangue freddo ed un efficace contrattacco sull’Af4 e
il pedone B2 da parte della Donna nera in F6.} Nb4 (6… Qf6 $142 $1 7. Bxc7
Qxb2 8. Nbd2 Nc3 $1 9. Nc4 Nxd1 10. Nxb2 Nxb2 11. dxc6 dxc6 $17) 7. a3 (7. Qd4
$4 {A questo punto ho chiesto a Carlo se non avesse paura che io attaccassi
entrambi i Cavalli con la Donna, guadagnandone uno? Dalla sua espressione
sorpresa ho capito che non l’aveva neppure presa in considerazione. Allora ho
suggerito che quando due pezzi sono indifesi bisogna sempre considerare la
possibilità di un attacco doppio… A questo punto qualcuno ha obiettato che
il Nero dispone della decisiva Cxc2+ che guadagna la Donna.}) 7… Na6 {
Vittorio. Anche su questo attacco si poteva controbbattere col contracco
della Df6 (e anche De7 minacciando la scoperta).} 8. Bxa6 {Mossa eseguita per
guadagnare un tempo per arroccare. Inoltre ho fatto notare come il vantaggio
del pedone del Nero viene con questa impedonatura svalutato di molto.} bxa6 9.
O-O $5 {Prima di eseguire questa mossa ho riflettuto per un minuto (in genere
in questo genere di partite didattiche la mia risposta è quasi istantanea, a
meno che non trovo dei momenti didattici più utili per il loro apprendimento,
come in questo caso).} Bc5+ {Pierfrancesco. Qui ho commentato che questa era
proprio la mosssa che temevo, prima di giocare l’arrocco…} 10. Kh1 Nf2+ $2 {
E questa è la mossa giocata da Martina, dopo che alcuni suoi compagni –
guardinghi – avevano passato il turno…} 11. Rxf2 {A questo punto ho rivelato
che mi ero fermato a pensare prima di arroccare, perché mi ero accorto che
avrei perso la qualità… Ma poi avevo scoperto una buona mossa ed ho chiesto
se erano in grado di trovarla anche loro.} Bxf2 12. Qe2+ {
Dopo qualche secondo Vittorio ha scoperto questo scacco che guadagna l’Alfiere.
} Qe7 {Chiara. L’unica alternativa era muovere il Re e perdere l’arrocco.} 13.
Qxf2 {Qui ho fatto notare che secondo un bilancio “aritmetico” a questo punto
il materiale è pari. Quindi ho chiesto : “Secondo voi chi sta meglio?” I
ragazzi sono stati unanimi a dire che il Bianco stava meglio, perché
maggiormente sviluppato. Ho fatto notare che il Bianco ha anche un altro
vantaggio dinamico: ha più pezzi del Nero… Questo comporta che prima o poi
due pezzi raddoppieranno su un punto che il Nero non potrà ulteriormente
proteggere. Questo è il motivo per cui non è generalmente conveniente cambiare
due pezzi (Alfiere e Cavallo) per una Torre e un pedone… Ho poi fatto
l’esempio della Donna (che per molti libri vale 10) e di tre pezzi minori (9):
“Voi cosa preferireste” La maggior parte ha risposto che è meglio la Donna,
ma io ho riferito che generalmente sono preferibili i tre pezzi, tanto che
molti teorici valutano più prudentemente la donna con 9 anziché dieci.} Qe4 $2
{La mossa di Carlo. La Donna attacca simultaneamente l’Af4 e il pedone d5. Ho
replicato che sembrava interessante, ma la posizione del Re e l’immobilità di
tutti gli altri pezzi dovevano far preferire l’arrocco immediato, col quale si
mette il Re al sicuro e si fa partecipare al gioco anche una Torre.} 14. Bxc7
Qxd5 $4 {Arsen. La mossa è coerente con la precedente ma questo ulteriore
ritardo dell’arrocco è già fatale.} 15. Nc3 Qc6 {Mossa di Rebecca, alla quale
ho chiesto se c’erano alternative, come De6? Subito è stato notato che dopo
Te1 la donna viene “incravattata” sul Re.} (15… Qe6 16. Re1 $18) 16. Re1+ Kf8
17. Qh4 {Ho scelto questa mossa ancora una volta per far notare come un
giocatore, che apparentemente ha “sbagliato” solitamente mira a qualcosa di
più di ciò che perde… “Dovete sempre sospettare che il vostro avversario
non abbia sbagliato, ma che vi stia tendendo una trappola!”} ({o anche:} 17.
Ng5 $1 f6 18. Qe3 g6 19. Qe7+ {e poi matto.}) (17. Na4 $2 {Qui ho chiesto a
Gabriele cosa avrebbe fatto nel caso avessi eseguito questo mossa… Gli è
stata suggerita (da Vittorio) la cattura dell’Ac7, pena il matto in due mosse
nel caso di cattura del Cavallo.} Qxa4 $4 (17… Qxc7 $1) 18. Bd6+ Kg8 19. Re8#
) 17… f6 {Gabriele.} (17… Qxc7 $4 {Simone.} 18. Qe7+ {
Continuazione vista ancora una volta da Vittorio!} Kg8 19. Qe8#) (17… Bb7 $4
18. Qe7+ Kg8 19. Qe8+ Rxe8 20. Rxe8#) 18. Qh5 (18. Qb4+ $142 d6 19. Bxd6+ Kf7
20. Re7+ $18) 18… g6 $2 19. Qh6+ Kg8 $2 {A questo punto ho chiesto ai
ragazzi di trovare la mossa vincente e dopo qualche spontanea risposta, come
lo scacco di Torre in ottava è stata trovata la mossa “tranquilla” 20.Te7 che
rende la minaccia di matto in g7 imparabile.} (19… Kf7 20. Ne5+ fxe5 21. Bxe5
Ke6 (21… Rg8 22. Qf4+ Ke8 23. Bd6+ Kd8 24. Qg5#) 22. Bxh8+ $18) 20. Re7 1-0
[/pgn]
Scacchi e matematica: il progetto SAM.
A fine maggio di quest’anno sono stati pubblicati ufficialmente i risultati della prima sperimentazione controllata nella scuola italiana sugli effetti degli scacchi sull’apprendimento della matematica (da cui il nome SAM). Come ho già avuto modo di scrivere altre volte il progetto è stato realizzato grazie ad una sinergia tra FSI e INVALSI e importanti sponsorizzazioni di Enti pubblici e privati, grazie alla forza propositiva del Comitato Regionale Scacchi Piemonte.
Personalmente ho raccolto l’invito dell’amico Alessandro Dominici a dare anche io un mio contributo, che è consistito nel coinvolgere una decina di classi tra sperimentali e di controllo, seguendo un protocollo (che potete approfondire in questo video) che rendesse omogenea la somministrazione delle lezioni di scacchi. E’ stata un’esperienza davvero interessante grazie alla quale ho potuto osservare in prima persona quelli che poi su base nazionale (la sperimentazione ha coinvolto alcune migliaia di bambini di terza elementare in tutta Italia) sono stati i risultati più significativi della ricerca.
Sul sito Europe Chess Promotion si possono trovare tutti i documenti in pdf e i video sul convegno svoltosi a Torino proprio il 28 maggio, dove sono stati esposti i risultati, che hanno avuto vasta eco anche sui media (tv e giornali: recentemente persino Quark!).
Sebbene non tutti i criteri scientifici siano stati implementati (non sono un esperto di statistica e non voglio annoiarvi con simili argomenti, chi volesse può vedere i video) l’evidenza che gli scacchi migliorano le capacità di apprendimento della matematica è talmente significativa che già si pensa a rilanciare una nuova ricerca, denominata Sc3, per confermare i risultati già emersi.
Ciò che io posso confermare è la grandissima opportunità che il gioco degli scacchi offre agli studenti più “deboli”: in alcune classi erano presenti bambini di diversa etnia (la cui difficoltà è principalmente linguistica oltre che di aggregazione) che hanno mostrato una notevole crescita dopo le 30 ore di scacchi a scuola. Bene anche su scala nazionale questa è stata una delle maggiori evidenze.
L’auspicio è che questi risultati siano visti in maniera lungimirante dalle istituzioni, per favorire l’introduzione di laboratori scacchistici in maniera più costante nelle scuole, come suggerisce con una sua dichiarazione scritta anche il parlamento europeo.
Gli scacchi, giovano grandemente alla salute!
Lo spunto per questo articolo mi è fornito dalla nuova nuova organizzazione di spazi e contenuti del sito “Giocando con i Re” a seguito della nascita della divisione didattico-scientifica dell’A.D.S.A.C. – Associazione Dilettantistica Scacchi “L’Alfiere” Carugate, dove sta svolgendo un preziosissimo lavoro il dott. Giuseppe Sgrò, psicologo clinico ed esperto in Psicologia dello Sport, docente/esperto della Scuola dello Sport del Coni, membro della Commissione Medico-Scientifica della F.S.I. (Federazione Scacchistica Italiana) e dell’Associazione Italiana di Psicologia dello Sport e consulente per PSICOSPORT s.r.l.
Sarà presto disponibile il libro “A scuola con i Re” con i contributi di tutti i migliori istruttori italiani (tra i quali mi fregio di figurare anche io!) che costituirà davvero una svolta per tutti gli operatori del mondo didattico, scacchistico e non. Infatti tutte le evidenze empiriche sui benefici nell’ambito cognitivo che gli scacchi possono offrire ad ogni età (da tempo si parla persino di un beneficio per gli anziani), ora acquistano finalmente una veste di ufficialità scientifica, grazie ai pazienti lavori di ricerca in tutto il mondo che sono compendiati con una puntigliosa bibliografia nell’opera curata dal dott. Sgrò.
Ma torniamo al sito “Giocando con i Re”. Oltre a trovarvi maggiori informazioni relative alla novità editoriale sono presenti anche numerose pagine, che potranno diventare altrettanti strumenti per chiunque voglia presentare dei progetti che abbiano un supporto scientifico sugli effettivi benefici degli scacchi e sugli obiettivi che si possono raggiungere con dei corsi e laboratori mirati.
Personalmente in passato, nei miei colloqui coi dirigenti scolastici, dovevo essere necessariamente autoreferenziale: citando i commenti entusiastici di maestre e genitori e le mie impressioni sul miglioramento globale degli allievi. Ma naturalmente ha poco “appeal” in una presentazione il parere soggettivo dell’esperto, mentre poter avallare la propria esperienza con un substrato scientifico documentato sarà sicuramente una marcia in più.
Invito pertanto tutti gli interessati a “frugare” nelle varie schede del sito, che vanno dalla didattica alla formazione, dalle consulenze alle ricerche scientifiche, dagli eventi alla rassegna sui media. Inoltre c’è la sezione dei contatti e la ricerca di collaboratori esperti nel campo della psicopedagogia e della formazione. Anche in questo caso ho l’onore di essere tra i privilegiati che collaborano ai progetti. Come ho già avuto l’onore di dire a Ragusa, in occasione del campionato nazionale under 16, durante una presentazione del libro “A scuola con i Re” (dove hanno relazionato tra gli altri anche gli amici Alessandro Pompa, Carmelita Di Mauro, Carla Mircoli e Rosario Lucio Ragonese): “Tutto il movimento scacchistico italiano si gioverà di questo compendio scientifico che colma una lacuna finora presente nella manualistica in dotazione ai bravissimi istruttori italiani. Lo scopo è quello di popolarizzare il gioco degli scacchi non solo dal punto di vista tecnico, ma anche dal punto di vista educativo”. Ecco, lo ribadisco: ora abbiamo qualche strumento in più!