Archivi per la categoria ‘Sport’

GSS 2011 fase regionale – Oristano

La palestra riservata alle primarie

Grazie al notevole sforzo organizzativo dell’I.T.I.S.  “Othoca” di Oristano e del Circolo “Red Tal” di Marrubiu diretto dal generosissimo Antonello Pannella, si è svolta ieri la fase regionale dei Giochi sportivi studenteschi di scacchi. La manifestazione prosegue in un trend di costante crescita, avendo ospitato quest’anno ben 52 formazioni (delle 54 aventi diritto) con un nuovo record regionale di partecipazione! Sul sito Scacchi Torres troverete tutti i risultati.

 

I capitani Sebastiano Paulesu ed Edoardo Buchicchio: questa volta in "lotta" per l'ultimo posto!

E’ stata pertanto l’occasione per incontrare tutti gli attori principali del movimento scacchistico sardo: Giovanni Mascia e Franco Loi (coi quali condivido il “timone” del Comitato Regionale), Francesco Carta, Pierluigi Caddeo, Gianpaolo Palli, Pierpaolo Loriga che hanno coordinato l’aspetto tecnico della manifestazione, che notoriamente è molto complessa da gestire; gli istruttori Edoardo Buchicchio, Luciana Deidda, Isacco Ibba, Agostino Saba, Antonio Peano, Maria Giovanna Ganga, Salvatore Fenu, Erika Pili, Maria Grazia Pitzolo, Antonella Lay,   Domenico Pes ed il preziosissimo maestro Ubaldo!

La squadra!

Quest’anno accompagnavo soltanto la squadra femminile delle primarie dell’Ottavo circolo di via Washington (dopo il forfait dell’ultim’ora delle squadra di via Genova): sono tutte bambine di seconda e terza elementare che non avevano alcuna velleità di vittoria e infatti si sono qualificate ultime, a dimostrazione che non mi interessa proprio “cannibalizzare” le competizioni giovanili facendo incetta di titoli. Due anni fa si è chiuso un ciclo importante grazie ai miei allievi che ho seguito dalla prima alla quinta elementare e che purtroppo la loro scuola media non ha mai accettato una mia proposta per continuare a seguirli. Così ora sto lavorando a questo nuovo ciclo che a giudicare dall’impegno e dall’entusiasmo darà presto i suoi risultati anche dal punto di vista tecnico.

Premio FSI – Istruttore dell’anno

La Federazione Scacchistica Italiana ha voluto premiarmi per la mia attività scacchistica di base, assegnandomi il premio come migliore istruttore per il Sud e le Isole. Già lo scorso anno (il premio era suddiviso nelle tre macro-aree NORD, CENTRO, SUD e ISOLE ma con un solo riconoscimento per area) avevo ricevuto qualche preferenza dal Consiglio federale, ma non essendoci distinzione tra attività di base e scolastica e attività di vertice e agonistica la preferenza era andata al bravissimo Riccardo Del Dotto, col quale ho avuto modo a Palermo di scambiare diverse idee sulla didattica.

Questo premio, benchè ho molti cari ammiratori che dicono che fosse addirittura obbligato, mostra un grande coraggio della Federazione: perchè la mia attività, pur encomiabile per la diffusione del gioco, non ha i numeri che una struttura sportiva vorrebbe auspicarsi; non eccelle certo per numero di tesserati, né per risultati agonistici, né per organizzazione di eventi…

Il premio pertanto è ricaduto sulla mia persona come incentivo alla mia sperimentazione metodologica: la psicomotricità su scacchiera gigante, il metodo ideografico (carte, immagini, proverbi scacchistici) e forse per qualche contributo dato agli istruttori italiani (relazioni ai convegni nazionali di Pomezia, Torino, Oristano e Gela) e dell’attività su alcuni blog scacchistici.

Sento comunque di dover ringraziare tutto il mondo scacchistico per l’onore che ricevo di entrare in un Albo d’oro che vede già nomi importantissimi: Claudio Negrini, Alberto Bernabei, Carla Mircoli, Alex Wild, Maria Teresa Arnetta, Riccardo Del Dotto, Carlo Alberto Cavazzoni, Giuseppe Rinaldi, Andrea Rebeggiani, Eugenia Di Primio, Olga Zimina, Roberta De Nisi.

Il fotomontaggio che mi ha dedicato Stefano Tescaro

 

 


Psicologia dello sport.

Bambini della rappresentativa sarda ai campionati nazionali in Sicilia

Ieri mattina ho avuto il piacere di inaugurare il nuovo sportello istituito dal CONI provinciale di Sassari in collaborazione con il servizio socio sanitario della USL di Sassari. L’incontro con il dott. Manolo Cattari, psicologo dello sport e già molto attivo in progetti di orientamento sportivo (lui proviene dal Nuoto), è stato molto proficuo!

I temi che mi interessavano erano molteplici: la promozione dello sport; i progetti di inclusione per le disabilità psico-fisiche; l’abbandono dello sport e l’ansia da prestazione. Così abbiamo fatto una chiacchierata di un’ora su tutte le dinamiche che riguardano noi istruttori, i nostri ragazzi e spesso l’ambiente che li circonda (genitori, compagni, scuola…). Sul controllo dell’emotività mi ha dato degli spunti di approfondimento eccezionali, indicandomi la scala IZOF (un articolo da Internet). Inoltre relativamente all’analisi post-partita mi ha aperto gli occhi su un fatto molto semplice: il feed-back non deve diventare un rinforzo affettivo perchè si rischia che il bambino ne diventi dipendente; il consiglio del dott. Cattari è che siano i bambini ad auto-regolarsi, e pertanto l’istruttore deve tendere a favorire la loro auto-consapevolezza.

Così ho rivalutato l’opportunità di creare degli appositi formulari post-partita ad uso dei ragazzi, affinchè siano essi a fare un esame obiettivo del motivo delle loro sconfitte o vittorie. Un esempio di base potrebbe essere quello che trovate qui

Quindi, in stretta relazione con questo aspetto, siamo passati alle dinamiche del drop-out: la cosa mi interessa molto, perchè nel mondo degli scacchi (ma generalmente ciò avviene in tutti gli sport) intorno ai 13, 14 anni le bambine abbandonano le competizioni e persino le attività nei circoli. Il dott. Manolo Cattari ha rilevato che il correttivo deve essere certamente individuato nel periodo precedente all’abbandono, e riveste un’autocritica che le federazioni sportive devono fare su questo stato di cose: chi abbandona lo sport ha generalmente delle delusioni per la pratica già fatta…

Infine ho illustrato alcune idee sulla sperimentazione della psicomotricità su scacchiera gigante (di cui presto parlerò più estesamente!) e sulle possibili sperimentazioni di ricerca con le Università (anche di questo parlerò presto), e lui si è detto molto ammirato per la grande attività di investimento che stiamo facendo nella nostra disciplina.

Il mio giudizio complessivo sullo “Sportello di psicologia dello sport” e sulla competenza del dott. Cattari è entusiastico: una risorsa gratuita e preziosa per l’attività di tutti gli istruttori e degli allievi (mi è stata rinnovata anche la disponibilità per incontri mirati sulla gestione dello stress degli atleti). Questa iniziativa, per quanto mi riguarda, è una delle cose più interessanti che riguarda lo sviluppo dello sport a Sassari!