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Mutati mutandis…
MUTATI MUTANDIS
Tu vuoi giocare o vincere?
Mi chiese un dì un amico.
Voglio giocar, di perdere,
non me ne importa un fico.
Allor lui mi rispose:
con ogni forza anelo,
combatto in overdose
per migliorarmi l’Elo…
E’ questa la rovina
del nostro Re dei giuochi,
ahimè, siam sulla china,
siam presi fra due fuochi.
On-line.. tutti.. Maestri…
Un pollo è un gran portento,
Elo FIDE ai più maldestri!
Tornei sociali? Evento
senza interesse alcuno…
giocar per divertirsi?
Non piace più a nessuno..
c’è proprio da intristirsi.
Un mondo più legger!
Gli scacchi sono duri,
giocando sul server
si senton più sicuri.
Così, vuote le sale
del Circol centenario,
nel luogo un dì sacrale
si può dire il rosario.
Danailov ha l’imprimatur:
“Cambiare oppur morire,
Perché tertium non datur”.
Mutiam per rifiorire!
Carlo Bolmida 2011
Buon pesce d’aprile a tutti!
Proprio nel giorno del primo di aprile, consacrato agli scherzi, ho già visto due blog scacchistici che annunciano di diventare a pagamento: un tot per ogni articolo letto…
Ho pensato di fare uno scherzo simile anch’io, ma arrivo tardi: perciò mi sono cimentato in un pesce di aprile grafico, che vi dedico ben volentieri.
Aforisma del giorno
Conosco persone che sanno tutto sugli scacchi.
Ed è tutto ciò che sanno.
Carlo Bolmida
Apro la giornata con questo bellissimo aforisma (al quale il mio inconscio ha abbinato la notevole opera “Posizione di sogno”) di Carlo Giuseppe Bolmida, proprio mentre ho in mano la seconda edizione del libro “Scacchi a colazione” autografato con dedica personalizzata dallo stesso autore. I lettori possono avere un’idea di che tesoro raccolga il libro visitando il sito “Pezzotocco” o anche il portale “Partecipiamo” e bearsi della vista dei suoi quadri e della lettura dei suoi bellissimi “Zeitnot”. A dispetto della sua età, 84 anni, posso testimoniare la grande vivacità dell’autore: il suo gusto per la bellezza, la sua sottile ironia, l’abilità nello scherzo letterario… Proprio in questi giorni è stato rappresentato a teatro, con gran successo di pubblico, il suo lavoro “Atroce dilemma” che la televisione (il cosiddetto servizio pubblico) ha scartato in nome del totem AUDITEL: gli scacchi, come ben sanno i Grandi Maestri, non alzano gli indici di ascolto.