Archivi per la categoria ‘Humor’

Sopra una conchiglia…..e una scacchiera…..

“Occult su carta”, di Carlo Giuseppe Bolmida

 

Riporto una bellissima reinterpretazione in chiave scacchistica di Carlo Giuseppe Bolmida, di una poesia di Giacomo Zanella che potrete trovare – a fronte del testo rivisitato – sul sito Partecipiamo.

E’ chiuso il quaderno
de’ “matti” famosi;
con tristo costerno
negletta riposi,
riposi tu inutile,
di pezzi un dì fiera,
mia lignea scacchiera.

Occulta nel fondo
d’oscuro armadione,
per te, allor biondo,
non ebbi attenzione,
vagavo coi futili,
con femmine a schiera,
ed eri chimera.

Per quanta vicenda
di lente stagioni
riempisser l’agenda
di mille occasioni,
da te io, volubile,
e senza rimorso,
non ebbi soccorso.

Ancor sembra ieri;
sul Pado pur ora
assai volentieri
stringevo una mora;
ragazze cantavano,
e il remo tendea
verso il Cerea. (*)

E’ fresca la polve
che il tempo perduto
da crapule involve.
Già sono canuto,
e appena l’ostetrica
posommi pian piano
sopra il divano!

Leggi il resto di questo articolo »

Aforisma del giorno

Scacchi e creatività.

Da qualche tempo la mia abitudine di commentare le partite dei bambini coi miei proverbi scacchistici sta facendo proseliti: oltre ai bambini della terza di via Forlanini (che ormai stanno diventando poeti “in erba”), ora anche i miei allievi di Osilo si stanno lanciando nel trovare rime. La scorsa settimana Tiziano Federici ne ha sfoderato una niente male: “Se la Torre non ce l’hai, l’arrocco non lo fai!”.

Ma il motivo del presente post è la piacevole sorpresa ricevuta da un bambino della classe di Domenica Mura in via Genova, Giulio Marras, che non solo è in grado di inventarsene facilmente uno ogni 5 minuti, ma ci disegna pure dei fumetti: insomma è ancora più creativo di me!
Così per gratificarlo voglio dedicare ai suoi lavori questo mio post, pubblicando alcuni dei suoi proverbi creati sotto i miei occhi giovedì scorso. Oltre ad averli letti a tutta la classe che ha apprezzato molto la bravura di Giulio li ho fotografati e gli ho dato qualche consiglio, soprattutto a beneficio di alcuni suoi compagni che si sono subito associati per trovarne degli altri.

Questa è la dimostrazione del grado di coinvolgimento anche nell’aria umanistica, oltre quella logico-matematica, che gli scacchi possono sviluppare naturalmente: infatti nessuna richiesta in tal senso era stata fatta né ai bambini di Osilo, né a questi altri di via Genova.