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Aforisma del giorno
Lo zeitnot è quel momento della partita in cui gli spettatori vedono mosse migliori dei giocatori.
Il gusto della “manipolazione”: un gioco nel gioco.
La foto, tratta dal web, è un classico quotidiano di chi insegna gli scacchi ai bambini: a parte l’eccezionale riuscita di posizionare in cima il pedone sopra l’Alfiere (niente magia, il pedone ha il classico buco al centro per la perdita del suo piombo). Io stesso potrei tetimoniare di centinaia di questi tentativi di utilizzare i pezzi degli scacchi come “costruzioni” per svariate figure.
In genere ciò accade verso la fine della lezione, quando i bambini sono un po’ stanchi di tanto impegno e dispendio nervoso per la ricerca della vittoria, ma durante tutto il tempo (anche a livello professionistico a volte) i giocatori hanno spesso qualche pezzo tra le dita per rotearlo a piacere. Nei miei corsi di aggiornamento istruttori ho sempre spiegato questa cosa molto positivamente: a mio parere quello della “manipolazione” è uno degli elementi più attrattivi del gioco degli scacchi, non a caso è il primo approccio che tentano anche bambini di 3 anni che vedono gli altri giocare.
Ci sono molti aspetti di questa esplorazione che si fa coi pezzi degli scacchi (sono tanti anche i bambini che portano i pezzi direttamente alla bocca) e alcuni di loro sono collegati direttamente alla destrezza (abilità della coordinazione fine), all’influenza e al dominio sulle circostanze, ma anche semplicemente ad un gratuito senso estetico che solletica la fantasia e che fa spesso brillare di meraviglia gli occhi del protagonista e sorridere i suoi spettatori. Insomma ancora una volta un gioco nel gioco!
Formigoni, il Grande Maestro di scacchi: ussignur…
Dopo la bella intervista a Carlo De Benedetti sul Tg1 i politici italiani devono essersi sentiti tutti toccati dalla critica della mancanza di visione e di lungimiranza. Così il più chiacchierato governatore di regione d’Italia, il lombardo Roberto Formigoni, ieri se n’è uscito con l’iperbolica dichiarazione che lui è come un Grande Maestro di scacchi, in grado di prevedere sino ad otto mosse degli avversari.
E’ fin troppo facile smontare l’affermazione di Formigoni riferendosi a tutti gli scacchi subiti in questi ultimi tempi dalla Magistratura che gli ha inquisito ben 14 tra consiglieri e assessori: ultimo in ordine di tempo Domenico Zambetti, in odore di Mafia. La protervia con cui Formigoni rimane attaccato alla poltrona, dopo aver chiesto uno strappo alla legge per ottenere un terzo mandato ed aver forse fatto carte false per la raccolta delle firme, più che un GM ricorda un principiante che non abbandona sino all’inevitabile scacco matto.
E non posso esimermi dal fare una battuta: un tempo i matti si identificavano tutti in Napoleone (di cui è nota la passione per gli scacchi), ora siamo all’apice della follia: ci si sente addirittura insuperabili a scacchi!