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Nuove carte scacchistiche
Grazie alla preziosissima collaborazione dell’artista Fabio Lanza, autore dei fumetti (le rime sono mie!), saranno presto disponibili – per la gioia dei bambini – le nuove carte azzurre (livello zero). In queste carte i bambini devono solo osservare e memorizzare alcuni concetti semplici, o sorridere delle battute dei personaggi, che nel percorso avanzato delle carte (verde livello 1, giallo livello 2, arancio livello 3 , rosso livello 4) diventeranno le guide del loro apprendimento scacchistico.
L’idea è sempre quella della gradualità dell’apprendimento che è alla base del mio metodo ideografico: la conoscenza deve passare dal semplice al complesso, quindi l’informazione più avanzata deve essere scomposta e presentata ai bambini nella maniera più semplice e accattivante. Voglio spendere ancora qualche parola per questa nuova collaborazione con Fabio Lanza, col quale abbiamo condiviso un progetto che io spero ci accompagni all’illustrazione di un mio manuale per le scuole. Ho chiesto a Fabio di realizzare alcune immagini da utilizzare per la psicomotricità su scacchiera gigante di cui parlerò molto presto e questi elencati sopra sono solo i primi “schizzi” realizzati per l’occasione!
Tattica e Strategia…
Ancora una volta lo spunto per questo post mi è dato dal corso che tutti i mercoledì tengo presso la ex-questura occupata: gli ultimi argomenti sono stati appunto la tattica e la strategia che ora ripropongo sotto metafora…
La tattica, negli scacchi, rappresenta l’attimo, l’occasione da cogliere al volo. Una determinata posizione, che rende possibile un tatticismo o una combinazione legata al tempo (qui e ora) potrebbe sfumare completamente nel solo svolgersi di una mossa…
Questa modalità esiste anche nel quotidiano ed è tipica degli artisti, degli “istintivi”, dei romantici: non a caso anche il periodo d’oro della combinazione scacchistica è appunto definito “romantico”. Il carpe diem non è quindi solo un’esigenza edonistica, ma spesso è anche la necessità che aguzza l’ingegno, è il vivere alla giornata, un’idea estetica, un’anarchia politica…
Questo non significa che la tattica costituisca un ruolo secondario nella partita, perchè, come disse Teichmann, “Gli scacchi sono al 99% tattica”. E’ l’espressione del genio che vuole cogliere dal suo ambiente circostante i tratti emergenti per la costruzione del suo pensiero: un po’ “materialisticamente” utilizza il reale per la costruzione dell’ideale…
Allora cosa è la strategia? Proseguendo nel parallelo se la tattica è il momento la strategia è il tempo esteso. Se la tattica è ispirazione la strategia è pianificazione, preparazione delle circostanze migliori; non lasciare niente al Caso; costruzione di una struttura efficiente, di una rete per meglio gestire la realtà, e quindi l’idea che modifica la realtà stessa nel suo svolgersi. Come disse il grande Tartakower: “La tattica è sapere come fare quando c’è qualcosa da fare, mentre la strategia è sapere cosa fare quando non c’è nulla da fare!”
Se la tattica è lo spontaneismo, si pensi ai movimenti pacifisti e di lotta politica in reazione alle scelte globali anti-democratiche, alla fine le scelte di questi movimenti si riconducono sempre a seguire l’agenda politica dettata dai vertici mondiali: G8, G20 e simili…
Per questo rappresenta una grande novità politica la rete dei movimenti che da Seattle in poi sta affinando la propria strategia di contrapposizione con l’organizzazione di veri e propri contro-vertici.
La stessa esigenza è ora sentita, nel proprio piccolo, dal movimento dal basso che si sta creando a Sassari presso la ex-questura occupata, dove unitamente ad un grande potenziale tattico (di arte, di musica, di cultura e di politica) si sta programmando una nuova stagione strategica, con una rete di associazioni e di singoli cittadini che condividono un’idea di sviluppo culturale, sociale ed economico più lungimirante, per offrire alle nuove generazioni un mondo se possibile migliore di quello che hanno trovato.