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Aforisma del giorno
La salvezza sta nell’afferrare gli estremi del “troppo presto” e del “troppo tardi”. W. Benjamin
Altre opere dell’artista Lucis Luca Zampini le trovate nel suo sito: http://www.lucis.it
Lo scambio.
A margine della splendida giornata di domenica scorsa, il responsabile della sezione scacchi della SOMS di Oristano Giovanni Manai, ha voluto mostrarmi in anteprima i premi che aveva predisposto per i ragazzi e la lotteria che aveva allestito. Per ognuno di loro la SOMS , di cui non ringrazieremo mai abbastanza il presidente Bruno Serra, ha donato una spilla d’argento; inoltre ad ogni campione regionale è stata data una coppa e una bella scacchiera con borsa; ai secondi classificati di ogni categoria invece un medaglione e una scacchierina magnetica. Per la lotteria c’erano chitarre, palloni di calcio e di basket, capi d’abbigliamento sportivo, borse , orologi e lettori Mp3…
Ma quel che mi ha subito colpito nel circolo di scacchi era la presenza di diversi bellissimi quadri a tema scacchistico, realizzati da Angela Manai, la figlia di Giovanni, che ho avuto la fortuna di conoscere ad un corso per istruttori che ho tenuto a Cagliari qualche anno fa. I quadri li avevo visti esposti anche alla bellissima rassegna Arte e Scacchi organizzata presso i bastioni San Remy di Cagliari dal circolo Cagliari-Scacchi l’anno scorso, grazie all’intraprendenza dei dirigenti, di cui ricordo in questa sede Fabio Saccheri, Cristian Puzzoni ed Elio Murgia.
Sui quadri di Angela Manai vorrei ispirarmi per qualche poesia scacchistica, quindi li presenterò uno alla volta, ad iniziare da questo:
Lo scambio.
C’era una volta un sovrano Bianco
che smaniava di giocare coi Neri,
quell’altro Re, di tante guerre stanco,
l’accontentò davvero volentieri.
Nonostante l’atteggiamento franco
si affrontarono grintosi e seri
alternandosi però al loro fianco
avverse donne e opposti alfieri.
Finito il fiero combattimento
perse il Re Nero con l’animo in pace
e col sorriso fece un suo commento:
“Oh Re Bianco, sei stato più capace
ma il mio popolo ha vinto e son contento
ché la sconfitta poco mi dispiace!”
Zaira
La batteria di oggi è dedicata a Zaira, la città invisibile di Italo Calvino, di cui lo stralcio qui sotto rappresenta ciò che mi ha ispirato l’associazione:
“[…]Non di questo è fatta la città, ma di relazioni tra le misure del suo spazio e gli avvenimenti del suo passato: la distanza dal suolo d’un lampione e i piedi penzolanti d’un usurpatore impiccato; il filo teso dal lampione alla ringhiera di fronte e i festoni che impavesano il percorso del corteo nuziale della regina; l’altezza di quella ringhiera e il salto dell’adultero che la scavalca all’alba; l’inclinazione d’una grondaia e l’incedervi d’un gatto che s’infila nella stessa finestra; la linea di tiro della nave cannoniera apparsa all’improvviso dietro il capo e la bomba che distrugge la grondaia; gli strappi delle reti da pesca e i tre vecchi che seduti sul molo a rammendare le reti si raccontano per la centesima volta la storia della cannoniera dell’usurpatore, che si dice fosse un figlio adulterino della regina, abbandonato in fasce sul molo.”
Nei quadri di matto presentati di seguito con l’immancabile illustrazione di Fabio Lanza la batteria composta da Donna, Torre e tre pedoni dà matto in una mossa che bisogna scoprire… Chi volesse può cliccare sull’immagine per ingrandirla.