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Scacchi su LIM (Lavagne interattive multimediali)
Da qualche settimana presso il 12° +13° Circolo didattico sono state installate le nuovissime LIM in ogni classe! Tralasciando il mio personale disappunto verso una politica di spesa (a livello Europeo e pure ministeriale) che trova i soldi per cose non sicuramente prioritarie (si pensi solo alle carenze edilizie delle scuole), ho voluto sottolineare come questo strumento rappresenti una grande potenzialità per la didattica, e quindi anche per gli scacchi.
Il mio metodo ideografico “rischia” di essere già superato grazie alle meraviglie che può offrire questa tecnologia: in pratica un computer e un megaschermo touch-screen a disposizione dell’istruttore. Naturalmente ho voluto subito sperimentare la novità e con la supervisione dell’amico Fabio Lanza ho presentato ai miei allievi una bellissima scacchiera ideografica interattiva, disegnata e progettata appunto da Fabio.
Così è già in preparazione una nuova versione ancora più accattivante (i bambini erano già entusiasti di questa) e prevedo degli sviluppi davvero fantastici, che vi racconterò al più presto. Intanto posso dire che la possibilità di avere una scacchiera così grande, unita al fatto che con una bacchetta i bambini sono autosufficienti, la loro partecipazione è ulteriormente stimolata; inoltre posso preparare del materiale a casa per le successive lezioni.
Anno Nuovo, impegno nuovo!
E così è iniziato il 2013! Abbiamo superato la nefasta profezia di fine del mondo e persino le opulente prove dei cenoni di Natale e Capodanno. E tra pochi giorni si torna al lavoro e subito sono pronti impegni grandissimi e gratificanti. Per quanto mi riguarda l’Anno Nuovo inizierà l’avventura nel Consiglio Direttivo della Federazione Scacchistica Italiana, per la quale ho tantissime speranze e idee, e molte altre le sto raccogliendo su proposta di molti validi istruttori italiani, per i quali ho creato un gruppo su Facebook per uno scambio costruttivo di suggerimenti.
La prossima settimana inizierò due nuovi laboratori al Convitto Nazionale del Canopoleno, dove il 12 gennaio inizierà anche la 34^ Coppa Città di Sassari (sopravvissuta a tutte le difficoltà organizzative). Si tratta di un appuntamento, di cui parlerò meglio in un prossimo post, che conferma la grande disponibilità di una Scuola che da diversi anni crede nella notevole capacità formativa (per l’individuo) ed educativa (per le capacità relazionali) degli scacchi rivolti ai giovani.
Un anno che inizia già in bellezza, grazie allo splendido ritratto che Ermelinda Manfredi (sorella del nostro Francis Manfredi e madre del bravissimo allievo Kilian) ha voluto omaggiarmi in occasione di un torneo amichevole disputato sabato scorso. I fratelli Manfredi sono due veri artisti, con la sensibilità umana che ogni vero artista deve possedere: ed io sono testimone, onorato, che loro lo siano oltre che per le loro capacità tecniche anche nel profondo dell’animo!
Gli scacchi tra racconto e immagine: Mariano Abis.
La notizia della mia elezione nel consiglio della Federazione Scacchistica Italiana è stata salutata positivamente dal mondo degli istruttori. L’amico Mariano Abis mi ha persino omaggiato di una bella caricatura che per la prima volta fa riferimento anche al mio Metodo Ideografico, di cui Mariano è un interessato ammiratore. Proprio durante l’assemblea di Milano ho avuto la gradita opportunità di fare una lunga chiacchierata con Carlo Alberto Cavazzoni (diplomato dalla FSI “Maestro ad honorem” per la sua fantastica attività divulgativa), che mi ha donato un bel libro di Giangiuseppe Pili, che presto recensirò.
Il collegamento tra Cavazzoni e Abis non è casuale, perché Mariano da diversi anni porta avanti, insieme all’attività di istruttore presso le scuole e il circolo di Villasor, anche la sua passione di scrittore: ho potuto leggere qualche suo racconto e ho avuto notizia che alcuni sono stati recentemente pubblicati. Ma la sua capacità affabulatoria è unita anche alla sua capacità di illustrare con disegni, incisioni e dipinti, le sue narrazioni. Insomma ci troviamo ancora una volta nel fantastico regno degli scacchi, dove per una migliore pedagogia si utilizza l’arte e la letteratura per catturare l’attenzione dei bambini, per suscitare forti emozioni, per mostrare le luci e le ombre della nostra società attraverso il linguaggio semplice dei bambini.