Le “privatizzazioni”
Curiosando sul web ho visto un video di una manifestazione di operatori a favore della Sanità pubblica che hanno inscenato una partita di scacchi viventi per spiegare “le mosse” del governo a favore della Sanità privata. Ora, poiché le ricette neo-liberiste sono uguali in tutto il mondo, questa corsa alle privatizzazioni e la metafora degli scacchi mi spinge a qualche suggestione. Poniamo che lo Stato sia il giocatore coi pezzi bianchi e a seguito di un certo numero di sconfitte non concluda che sia meglio imparare dai propri errori (evitare gli sprechi), ma piuttosto affidare la guida dei suoi Cavalli ad un giocatore esterno (privatizzazione degli assets strategici del suo Paese). Dopo una serie di altre, inevitabili sconfitte, decide che le privatizzazioni fossero state troppo timide e decide così di privatizzare anche Alfieri e Torri. Le sconfitte continuano e si decide che persino i propri privilegi debbano essere abbandonati (Regina e Re). Come conseguenza logica di tutte queste privatizzazioni il giocatore (lo Stato) è costretto a lasciare il suo posto alle Multinazionali, che giocano la partita secondo i loro comodi.
Ecco, a mio modesto avviso queste privatizzazioni non sono altro che privazioni al pubblico di beni fondamentali: Salute, Istruzione, Comunicazioni, Energia, reti stradali, beni mobili e immobili dello Stato, acquedotti, licenze, concessioni demaniali ecc. Col risultato che se vorremo far parte della “partita” la dovremo fare necessariamente nel ruolo di pedoni (pagando naturalmente!).