Archivio di Novembre 2011
La Regina di Pamplona
Ieri con i bambini della terza elementare di via Forlanini abbiamo continuato il nostro percorso degli scacchi in rima. Abbiamo letto una bellissima filastrocca scritta da Alexia e due quartine improvvisate da Niccolò, che mi ha ispirato anche la chiusura della filastrocca odierna! Come sempre abbiamo fatto prima una partita con la scacchiera murale, e lo spunto per la filastrocca è stata la Regina che cadendo ha perso un pezzo di corona. Allora ho chiesto di trovare rime con Regina e con corona; sono state proposte poltrona, persona, maratona, “mandrona” (pigra in sassarese), Verona; bambina, cammina, pedina, gallina…
Durante la partita poi la loro Regina (proprio quella con la corona spezzata) ha finito ingloriosamente la sua corsa catturando un semplice pedone…
Questa è la storia d’una certa Regina
che comandava la reggia di Pamplona
fin da quando era ancora una bambina
pur non essendo mai stata affatto buona.
Con la sola dote d’una gran parlantina
addormenta qualsiasi persona,
e quando vede il capo che si china
prima perdona, poi condona, poi bastona.
Cammina altezzosa sopra ogni pedina
e ogni mattina fa una maratona:
in cinque minuti si trova già in Cina
e in cinque minuti è seduta in poltrona!
Con il popolo però è assai meschina
e si da pure tante arie da padrona,
dicono che abbia un cervello di gallina
nascosto proprio sotto alla corona.
E per lezione una simultanea!
Ho già parlato altre volte della possibilità di fare una lezione di scacchi senza l’ausilio della scacchiera murale, idea presa in prestito dal bravissimo Alex Wild. Oltre alla possibilità di fare dei “dettati”, cioé leggere a voce alta la posizione dei pezzi affinché i bambini (due per ogni scacchiera) li posizionino sulle loro scacchiere, si possono fare delle variazione per fargli prendere confidenza con le coordinate alfanumeriche.
Personalmente quando non porto la scacchiera murale è perchè ho intenzione di fare la lezione attraverso una simultanea giocata contro una decina di coppie di bambini. L’idea è quella di avere un feedback immediato sul loro livello di gioco raggiunto (e comprendere di cosa ha più bisogno la classe) e anche quello di far confrontare le idee ai bambini che per una volta si ritrovano a non essere schierati contro ma a collaborare insieme contro l’istruttore. E’ un’ottima occasione per comprendere come ragionano gli altri e naturalmente come l’istruttore “smonterà” i loro sogni di vittoria.
Generalmente ad una o più mosse dal matto chiedo a loro stessi di trovare la soluzione e poi li faccio giocare uno contro l’altro. La simultanea può durare dai 30 ai 40 minuti, ma per un istruttore che non ha molta pratica potrebbe impiegare tutta la lezione; poco male perchè comunque i bambini stanno già giocando e non chiedono altro.
Agli istruttori che vogliano cimentarsi consiglio di fare l’esperimento con la maestra presente, perchè sarà naturale un chiacchiericcio ed una confusione che generalmente non interferiscono con una lezione teorica. Inoltre gli raccomando di tenere all’erta la memoria: i bambini fanno le loro prove direttamente sulla scacchiera, spostando i pezzi e dimenticando le posizioni iniziali… Insomma lavoro doppio per l’istruttore!