Cloe
Proseguendo la rivisitazione in chiave scacchistica de “Le città invisibili” di Italo Calvino, la batteria di Donna e Alfiere sarà denominata Cloe: ecco uno stralcio
” […] Passa una ragazza che fa girare un parasole appoggiato alla spalla, e anche un poco il tondo delle anche. Passa una signora nerovestita che dimostra tutti i suoi anni, con gli occhi inquieti sotto il velo e le labbra tremanti. Passa un gigante tatuato; un uomo giovane coi capelli bianchi; una nana; due gemele vestite di corallo. Qualcosa corre tra loro, uno scambiarsi di sguardi come linee che collegano una figura all’altra e disegnano frecce, stelle, triangoli finché tutte le combinazioni in un attimo sono esaurite, e altri personaggi entrano in scena: un cieco con un ghepardo alla catena, una cortigiana col ventaglio a piume di struzzo, un efebo, una donna-cannone. […]”
Questa volta però nei quadri di matto ho voluto aggiungere una difficoltà: in tutte le posizioni il Bianco muove e conclude col matto in due mosse. Inoltre una precisazione: è chiaro che le combinazioni di matto proposte per ogni batteria sono molto più numerose, quelle indicate sono solo a titolo d’esempio… Sto pensando ad una monografia da pubblicare su ogni batteria, ma immagino che sarà un lavoro “titanico”!