Psicomotricità: i movimenti
Proseguono presso le scuole primarie dell’8°, 12° e 13° circolo didattico le lezioni di psicomotricità su scacchiera gigante rivolte ai bambini delle prime elementari. Il buon coinvolgimento emotivo dei bambini e la partecipazione interessata delle insegnanti (non sempre scontata purtroppo…) mi confermano che questa pratica può integrarsi benissimo con la didattica scolastica.
In genere alterno dei giochi di movimento a giochi di attenzione e memoria: in entrambi i casi i bambini devono agire entrando fisicamente all’interno della scacchiera per compiere le istruzioni del gioco proposto. Questa settimana, in via Washington, ho portato dei pezzi stilizzati fatti di cartone, ho spiegato il loro movimento e poi li ho fatti turnare per spostarli secondo le regole.
Dopo il primo giro ho messo loro la difficoltà di eseguire il movimento entro 5 secondi, espediente che mi serviva solo per fargli coordinare i movimenti con il pensiero…
Naturalmente gli errori nei movimenti sono stati molto numerosi, soprattutto quelli del Cavallo, e spesso persino il riconoscimento delle figure veniva confuso, ma a questo stadio quello che conta è il loro movimento, non quello dei pezzi! Anzi è raro che attraverso la psicomotricità io introduca istruzioni scacchistiche vere e proprie: si tratta dunque di un esperimento nell’esperimento, stimolato dal presidente del Comitato Regionale Piemonte, Roberto Rivello, che ipotizzava un approccio graduale della psicomotricità verso gli scacchi veri e propri.
Al termine ho proposto ancora un gioco di velocità: dovevano prendere una forma colorata dalle mie mani e in pochi secondi metterla secondo il movimento del pezzo che io indicavo… Anche questo gioco è stato eseguito con molti errori, ma la velocità di esecuzione ha impedito loro di annoiarsi!
Questo genere di lezioni si lega molto bene alle altre che a volte – anche per esigenze logistiche delle scuole – devono essere fatte in aula con la scacchiera murale e con l’utilizzo di speciali quaderni con griglie in cui, in questo progetto patrocinato dalla Circoscrizione n° 1 del Comune di Sassari, ho introdotto tutta una serie di nuove icone che il grafico Fabio Lanza ha predisposto e che presto illustrerò meglio.
Si tratta di lettere alfabetiche, numeri antropomorfizzati, frecce e simboli tipici anche del mio metodo ideografico.