Test di scacchi.
Riprendendo un’idea dell’ottimo istruttore Alex Wild, ieri ho riproposto ai bambini di Ittiri una lezione basata su dei test di scacchi. Si dà ad ogni bambino una scacchiera coi pezzi; quindi si detta a tutti una posizione e si stabilisce un tempo per la soluzione del problema proposto (un semplice matto in una, due o tre mosse), che nel caso specifico erano i momenti cruciali dei finali fondamentali dei pezzi pesanti… Chi indovinava la soluzione esatta poteva prendere dal sacchetto dei pezzi dei punti corrispondenti al premio prefissato (un pedone per un punto; un cavallo per 3 punti, una Torre per 5 e la Regina per 10). Vinceva la sessione di test il bambino che alla fine sommava più punti di tutti.
Il vantaggio di questo metodo è che durante il dettato della posizione (che è già di per sè un esercizio!) i bambini sono costretti ad ascoltare in silenzio: e lo fanno con molto impegno. Altro vantaggio è la possibilità di fare ripassi senza che si annoino (cosa peraltro frequente, quando si riprendono argomenti già trattati…) e infine lo stimolo alla competitività anche quando le classi sono poco numerose e necessariamente gli accoppiamenti finiscono per esaurirsi presto.
Questa modalità di lezione mi piace molto e da qualche mese la sto adottando anche al circolo coi bambini che seguo ormai da oltre 6 anni, ai quali propongo però posizioni davvero molto più tecniche e difficili da risolvere.