Mercoledì, 21 aprile
Questa mattina ero coi bambini della prima elementare di via Forlanini, che mi hanno raccontato dei loro tentativi col metodo Feuerstein che la maestra Michela sta portando avanti con grande passione. La scheda che mi hanno mostrato conteneva dei punti che – seguendo un modello esemplificativo – dovevano ricomporre in una serie di rotazioni. Infine dovevano fare una generalizzazione, aiutandosi con dei disegni proprio relativamente all’idea di “modello”: qualcuno ha menzionato il progetto; qualcun altro il decoupage seguendo uno schema; qualcuno il gioco del puzzle, con l’immagine finale di riferimento… Così, nella nostra lezione, abbiamo utilizzato la scacchiera murale per far vedere ai bambini il matto dei passeggiatori, affinchè venga utilizzato come “modello” per le loro partite: stanno diventando davvero bravi…
Aumenta anche la loro capacità di far di conto, e spesso li sorprendo che fanno i conti del materiale catturato, esercizio che spesso chiedo di fare ai giocatori che stanno aspettando il loro turno di gioco.
Sabato mattina la classe ha lavorato su una scheda del PAS BASIC- Organizzazione Punti. Alcuni bambini hanno trovato difficoltà nel portare a termine un compito. Sono riusciti a superare le difficoltà grazie alla socializzazione delle strategie utilizzate da chi è riuscito.
Dalla riflessione sulle difficoltà emerse è scaturita una generalizzazione. Ma la cosa sorprendente è che hanno fatto un BRIDGING proprio sugli scacchi, esattamente sul movimento del cavallo.
Questa cosa mi ha fatto riflettere parecchio… sarebbe carino se trasferissimo l’attività metacognitiva sulle partite che effettuano in classe. Si potrebbe chiedere loro di segnare in un foglietto le mosse che fanno di volta in volta e alla fine della partita si potrebbe “ripercorrere” la stessa con la scacchiera murale e chiedere ai bambini di esplicitare il ragionamento. In questa maniera ci potremmo rendere conto più facilmente di chi ha veramente capito le regole, chi mette in atto strategie preventive, ecc… ma ancor di più servirebbe a potenziare i meccanismi metacognitivi. Se poi si potesse concludere con la produzione di GENERALIZZAZIONI e BRIDGING,sarebbe il perfetto connubio tra Feuerstein e Scacchi.
(Chiaramente si può prendere in esame la partita di una coppia, altrimenti più che un’ora ci vorrebbe una giornata!)
Che ne pensi?
Penso che la cosa sia perfettamente fattibile, e che non sia – per noi scacchisti – neppure una novità: si chiama analisi post partita… In genere è abbastanza raro per bambini così piccoli, ma ciò non significa che non sia un’ottima idea! Tra l’altro, grazie alla mia buona memoria, potrei osservare io stesso una partita degna di nota e ripercorrerla a beneficio di tutti gli altri. Questo per ritardare la trascrizione delle mosse, ma naturalmente possiamo anche prendere in considerazione di far scrivere tutte le mosse ai bambini (in genere questo li distrae molto dal gioco).
Te ne parlerò direttamente nei prossimi giorni: venerdì avevo in programma di passare a salutarti con Francesco Depau, che ho persuaso a venire a trovare i bambini, ai quali volevo tra l’altro confermare l’appuntamento al Parco di Monserrato domenica 02 maggio!
Da mercoledì 28/04 a lunedì 03/05 la scuola è chiusa. Mi dispiace tanto, se si potesse rimandare l’incontro con Depau alla prossima settimana sarebbe il massimo! Per lo stesso motivo non posso comunicare alla classe l’incontro di domenica 02 al Parco di Monserrato.
Buon fine settimana!