Psicomotricità su scacchiera gigante.
Giornata “campale” quella odierna, tra appuntamenti con dirigenti scolastici, referenti dei progetti e laboratori extra-scolastici, e poi dalle 11:00 alle 13:00 impegnato con la psicomotricità con due prime elementari, per proseguire alle ore 14:30 sino alle 16:30, con altre due prime elementari, per finire dalle 17:00 alle 19:00 coi ragazzi del Centro di Avviamento allo Sport presso la sede del nostro circolo.
Dalle 11:00 alle 12:00 abbiamo lavorato con i 16 bambini della prima elementare di via Forlanini a Sassari: dopo alcuni giochi tipicamente motori (4 cantoni e paradiso) abbiamo sviluppato una interessantissima idea della maestra Michela. Si trattava di prendere dei disegni fatti con le “Macchie di Rorschach” con i colori principali e complementari che i bambini stanno apprendendo a nominare in lingua inglese. Allora dopo aver assegnato il nome a ciascun colore disponevo i disegni in ordine sparso sulla scacchiera gigante, quindi chiamavo un bambino e gli chiedevo di coprirsi gli occhi con le mani e lasciarsi guidare da un compagno verso un obiettivo prescelto: “Angelo, guida Manuel verso il coler Yellow, utilizzando solo i comandi avanti, indietro, destra e sinistra; cercando di non far calpestare nessun disegno…”
Avevamo già provato una variante di questo gioco, dove ai bambini era stata precedentemente “timbrata” la mano sinistra; oggi non solo non ce n’è stato bisogno, ma i bambini hanno stupito la maestra anche nel padroneggiare la specularità, dato che impartivano i comandi stando di fronte al bambino con gli occhi coperti.
Nella prima delle maestre Domenica e Raimonda, in via Genova, invece abbiamo fatto un gioco in classe, puramente aritmetico. Prima ho scritto i valori di riferimento dei pezzi alla lavagna; quindi ho coperto la tabella chiedendo ad uno per uno i relativi valori. Quindi ho proceduto con semplici addizioni (“quanto fa una Torre + un Alfiere?” “Quanto fa un Cavallo + due pedoni?”). Dopo due “giri” abbiamo complicato il gioco ponendo i relativi valori su una bilancia: “Se su un piatto metto una Torre, cosa devo mettere sull’altro piatto per essere uguale?”
Nonostante l’ora i bambini hanno risposto molto bene, ma per oggi è stato solo un diversivo, dalla prossima lezione ho deciso che i bambini di via Genova sono pronti per giocare con la scacchiera.
Nel pomeriggio invece seconda lezione per le prime elementari della Scuola di via Cilea. La volta scorsa avevo evitato di spiegare il movimento del Cavallo, così questa volta ci siamo dedicati soprattutto a quello. Inoltre è stato approfondito il concetto di scacco al Re sempre curando di far partecipare ad ogni movimento sulla scacchiera ideografica ogni alunno della classe.
Così in prima “B”, essendoci oggi anche Matteo che la volta scorsa era assente, ho rapidamente chiesto ai compagni di spiegare come muovevano i pezzi (ripassando la terminologia e le coordinate) venendo alla scacchiera e posizionando un orma di piede nella direzione di marcia dei pezzi proposti.
Matteo è molto attento e si è rapidamente messo al pari dei compagni. La volta scorsa non avevo dato le carte in premio ad alcuni, che oggi si sono impegnati nella disciplina: quindi carte (coi movimenti) per tutti!
In prima “A”, dove spiccano alcuni per attenzione e motivazione, ho fatto lo stesso un rapido ripasso e poi ci siamo dedicati al movimento del Cavallo. Quindi abbiamo ripreso il movimento dei pedoni ed infine lo scacco al Re: i bambini dovevano mettere i passi cercando di evitare le case minacciate dai pezzi avversari (in cui mi premuravo di mettere un fuoco ad ogni errore!).
Spesso all’errore segue un coro di scherno dei compagni: è un momento cruciale; molti bambini la prendono già con grande filosofia, dicendo che “Sbagliando si impara!”, ed io aggiungo che persino Cristoforo Colombo ha scoperto l’America per errore. Quindi non bisogna aver paura di sbagliare!