Tutti contro tutti!
Questo pomeriggio ho lavorato con le seconde elementari di via Genova, ma non sulla scacchiera gigante bensì su quella murale. Per ripassare i movimenti dei pezzi ho proposto delle posizioni casuali dove i pezzi sono messi solo per consentire ai bambini di scoprire quali pezzi possono catturare. Una variante di questo esercizio può essere quella di scoprire quali pezzi possono dare scacco (anche a costo della loro perdita…). Il metodo è sempre lo stesso: l’intera classe viene coinvolta – in ordine di banco – nella soluzione; in genere non metto limiti di tempo, ma oggi per accelerare ho dato 10 secondi per abbozzare la risposta (contati sulle punte delle mie dita, meglio evitare i conteggi a voce che si trasformano in breve in fastidiosi cori che impediscono ai bambini interrogati di pensare alle mosse.)
Per ogni pezzo catturato assegnavo il punteggio relativo (1 per il pedone; 3 per Alfiere o Cavallo; 5 per Torre e 10 per Donna); mentre non valevano le risposte esatte ma già trovate da altri compagni. L’esercizio è molto utile per l’attenzione dei bambini, che spesso lo preferiscono addirittura alle partite vive!
Comunque dopo 15 minuti di esercizio li ho fatti giocare: nella 2^ A i bambini erano pari, ma essendo solo 14 non c’è stata difficoltà a gestire “l’ordine”; del resto maestra Marcella è molto presente e quindi è andato tutto bene.
Nella 2^ B invece i bambini erano dispari, e questo mi ha dato l’opportunità – come spesso mi capita – di dare a tutti i bambini il seguente monito : “Il primo che parla sarà sostituito da Enrico”, il che sortisce sempre l’effetto di avere meno rumore e litigiosità durante le partite.
Nel frattempo io gioco col bambino libero, oppure – altro espediente didattico – gli faccio fare i conti aritmetici del materiale catturato nelle partite in corso: i bambini sono molto contenti di questa occupazione, così possiamo sempre tenere alto il loro entusiasmo…