Che “matti” questi scacchi!
Che gli scacchi siano una risorsa multidisciplinare lo abbiamo già detto spesso, al più posso aggiungere che qualcuno li usa per cantare, qualcuno per contare, qualcuno per visualizzare e qualcun altro per immaginare. Di questo voglio parlare nel presente post: della grande spinta verso la fantasia che possono rappresentare le 64 caselle con i 32 pezzetti… Lo scorso anno ho scoperto sul web un bravissimo disegnatore, Cyrilius Denuetus, ed il suo sito Mate ces échecs, in Francese. Ho tradotto un po’ per scherzo alcune sue strisce e poiché anche per lui è stata una bella idea ne è nato uno scambio di cortesie e di link sui rispettivi blog.
Mi dispiaceva però che i miei bambini non potessero ammirare le sue vignette, così ho deciso di decontestualizzare alcuni disegni, farli parlare con alcuni dei miei proverbi, stamparli in formato A4 e portarli a scuola. L’idea era quella di fare delle lezioni a partire dai principi generali riassunti nei proverbi, ma durante lo svolgimento delle partite alcuni bambini – di solito quelli meno interessati alla partita – avrebbero colorato delle fotocopie di quei disegni.
Io stesso sono rimasto sorpreso come questa attività – e soprattutto le vignette di Cyrilius – abbiano avuto tanto successo, ma ancor più sorpreso dalla bellezza che i disegni colorati abbiano assunto a lavoro finito. Ho mostrato alcuni risultati allo stesso autore che ne è rimasto favorevolmente colpito. Le maestre che hanno visto questa ulteriore attività (disegno e poesia) hanno anche loro strizzato l’occhio alla potenzialità del gioco degli scacchi nella didattica e pertanto anche nel prossimo anno scolastico proporrò qualche lavoro analogo.
Qui sotto potete apprezzare alcuni esempi, delle decine realizzati, dei fumetti: per ingradire le immagini basta cliccarci sopra.
Tutti i disegni sono stati colorati dai bambini delle scuole dell’infanzia e primarie di Ossi, Osilo, Sorso e Sassari.