Ottavo circolo: la partita interrotta.
Ieri mattina abbiamo ripreso la “partita interrotta” con le quarte classi della scuola primaria di via Genova, dopo la sperimentazione dello scorso anno del progetto SAM (Scacchi applicati alla matematica), per il quale era stata sorteggiata una classe che avrebbe fatto 30 ore di scacchi ed un’altra che avrebbe fatto da campione di controllo. Le due classi avevano fatto con me un percorso di psicomotricità su scacchiera gigante quando erano in prima e seconda elementare, mentre in terza avrebbero dovuto imparare il gioco degli scacchi. Dopo il sorteggio INVALSI, come era inevitabile, una classe era rimasta esclusa dalla sperimentazione per fungere da gruppo di controllo; così ci eravamo ripromessi di riprendere tutti insieme quest’anno.
Ma il titolo di “partita interrotta” ha anche altri significati. Il più importante riguarda proprio la didattica. Come spesso accade quando si deve fare delle lezioni in un contesto eterogeneo (bambini che sanno giocare insieme a bambini che a malapena ricordano le mosse) la lezione teorica dell’istruttore è davvero complicata. Come far sì che i bambini più indietro possano ripassare e quelli più avanti non annoiarsi?
In genere io sperimento in questi casi delle partite collettive su scacchiera murale, facendo eseguire una mossa ad ogni bambino. Questo ci dà modo di proporzionare l’informazione esattamente sul livello di ogni bambino. Naturalmente neppure questo è un metodo infallibile: la partita può risultare troppo lunga; alcuni bambini possono proporre delle mosse palesemente errate e deleterie per la partita nel suo insieme. Inoltre i bambini possono stancarsi di aspettare di nuovo il loro turno di gioco (soprattutto quando sono più di venti). Un modo per vivacizzare queste partite è quello di dividere la classe in due metà e farle giocare una contro l’altra: ma in questo caso bisogna essere pronti a gestire i “conflitti interni”, i suggerimenti e l’inevitabile “tifo” che s’ingenera.
Insomma queste prime lezioni non sono certo una “passeggiata” e l’istruttore deve essere pronto a interrompere la partita collettiva e lasciare il campo alle partite individuali al più presto!